Frullati al muschio marino: la nuova tendenza di TikTok (di cui potevamo fare a meno)

Su TikTok spacca la nuova tendenza dell'estate: i frullati al muschio marino. Ma perché dovremmo mangiare delle alghe?

Frullati al muschio marino: la nuova tendenza di TikTok (di cui potevamo fare a meno)

TikTok è sempre fonte di grandi soddisfazioni. Se da una parte imperversano i falsi consigli per dimagrire con la Dieta Mediterranea, ecco che adesso c’è una nuova tendenza: i frullati al muschio marino.

Se bazzicate la rete vi sarete accorti che, ciclicamente, spunta fuori quel super food miracoloso, dalle proprietà taumaturgiche che un chierico di D&D si sogna, capace di guarirti da tutte le malattie, dalla colite alla calvizie, dalla gotta al cimurro (ah, no, quello è dei cani). Peccato solo che poi per tutti questi super food che ci fanno stare bene benissimo, che ci rendono belli bellissimi, alla fine salti fuori che non si sa davvero quanto siano efficaci, quali siano gli effetti collaterali, quali siano i dosaggi giusti e via dicendo.

alga

Ecco che in questo marasma di cibi miracolosi quest’estate tiene banco il muschio marino (o muschio irlandese). In realtà è dal 2020 che Kim Kardashian magnificava i benefici di queste alghe. Da lì altri influencer hanno colto l’occasione e hanno spinto questo ingrediente fino ad arrivare a frullati e smoothie a base di muschio marino che spuntano fuori come funghi dappertutto su TikTok.

Qui si sprecano i frullati al muschio marino, ma è lecito chiedersi se spendere 17 dollari per un frullato con del muschio marino ne valga veramente la pena (e se vi va bene questa cosa, allora non dovreste neanche criticare la pizza col Pata Negra di Briatore o l’hamburger in spiaggia a Ibiza a 30 euro).

Il muschio marino è il nome generico che riunisce diverse specie di alghe rosse che vivono negli oceani. Fra le varietà più diffuse ci sono la Gracilaria e il Chondrus crispus. Queste alghe vengono usate in vario modo a seconda di dove ci troviamo. Per esempio è uno degli ingredienti dell’agar, un sostituto della gelatina alimentare molto utilizzato nella cucina delle Filippine e nei dessert vegani. Nei Caraibi, invece, lo si usa in una bevanda delle feste fatta di latte, noce moscata e cannella.

Inoltre in Giamaica è anche commercializzato in lattina: è considerato afrodisiaco. Alle Hawaii, in Indonesia o in Malesia il muschio marino viene anche aggiunto alle insalate o bollito per fare il budino. E negli USA? Beh, qui praticamente viene usato per fare delle specie di frullati. In pratica le alghe in questione vengono mescolate all’acqua. Si forma così una massa gelatinosa che però sa a volte di muffa. Per questo motivo viene aggiunta della frutta, per mascherare un po’ l’odoraccio di “oceano”.

A questo punto puoi scegliere: o mangi questa poltiglia a cucchiaiate o la frulli per berla. Non è ancora ben chiaro, però, se faccia davvero bene. Potrebbe essere una fonte di vitamine e minerali in quanto contiene vitamine del gruppo B, zinco, rame, magnesio e iodio. Però mancano i dati scientifici a sostegno della sua utilità e della sua sicurezza.

La FDA non ha regolamentato il consumo di queste alghe, per cui bisogna andarci cauti. Anche perché un consumo eccessivo potrebbe portare a un sovradosaggio di iodio. E che dire della possibilità di tossicità da metalli pesanti provocata dal fatto che gli oceani sono molto inquinati e che, spesso, nelle alghe si trovano alti livelli di mercurio, piombo e cadmio?

È probabile che aggiungere un po’ di muschio marino un paio di volte a settimana nei frullati non sia dannoso, ma di sicuro non si tratta di una panacea che curerà tutti i vostri mali.