Gelateria storica di Venezia costretta a chiudere dalla GdF per quattro scontrini

Per la serie "sanzioni sproporzionate e dove trovarle": a Venezia la GdF ha chiuso per quattro giorni una gelateria storica a causa di ben quattro scontrini mancanti. E tutto durante la settimana della Mostra del Cinema

Gelateria storica di Venezia costretta a chiudere dalla GdF per quattro scontrini

Purtroppo in Italia abbiamo un problema. O meglio: c’è anche questo problema (perché di problemi ne abbiamo un’infinità). Stiamo parlando di pene non proporzionate al dolo o al misfatto. E questo non succede solo in difetto, ma anche in eccesso. Lo ha appreso a sue spese una nota gelateria storica di Venezia che si è vista contestare dalla Guardia di Finanza la mancanza di ben quattro scontrini nell’arco di cinque anni, cosa che ha comportato addirittura la chiusura del locale per quattro giorni (uno per scontrino in pratica).

Come ad aggiungere danno alla beffa, ecco che la chiusura è stata disposta proprio durante la settimana della Mostra del Cinema di Venezia (sul cui red carpet ha sfilato pure l’inossidabile Iginio Massari), quindi in un momento in cui la gelateria avrebbe potuto lavorare di più.

Quattro scontrini mancanti e la gelateria di Venezia viene fatta chiudere

gelateria nico

Il locale in questione è la Gelateria Nico, quella che si trova alle Zattere. È una delle più famose gelaterie storiche di Venezia, luogo di pellegrinaggio per molti adepti del gelato al gianduiotto, una delle sue specialità.

Ebbene, qualche giorno fa, durante un controllo della Guardia di Finanza è saltato fuori che mancavano all’appello ben quattro scontrini. Solo che questi quattro scontrini non è che non erano stati emessi in una giornata. No: erano quattro scontrini mancanti in un lasso di tempo di cinque anni. Il che vuol dire che la gelateria non aveva compiuto nemmeno una violazione fiscale all’anno, bensì di meno.

Eppure sono bastati quei quattro scontrini mancanti sul totale (che a chissà quali cifre ammontava in cinque anni) per far scattare la pena. Che, a fronte della violazione (ricordiamo e ripetiamo: quattro scontrini in cinque anni), appare leggermente esagerata.

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Infatti la Guardia di Finanza ha stabilito che la gelateria dovesse chiudere per quattro giorni. La licenza del negozio è così stata sospesa giovedì e il locale ha potuto riaprire solamente la domenica successiva, il 10 settembre.

Ma il caso, il destino o le bizzarrie del fato hanno voluto che la chiusura coincidesse con il week-end della Mostra del Cinema di Venezia, uno dei principali picchi di vendite della stagione per un locale di questo tipo. Dunque non solo la gelateria si è vista comminare una pena francamente sproporzionata per la violazione commessa (quattro giorni per quattro scontrini mancanti in cinque anni? Chiaramente non è volontà di evadere, ma magari semplice distrazione o fretta nei momenti di maggior afflusso), ma ha anche dovuto subire la mancanza del guadagno in giorni di maggior afflusso di clienti.

È lecito chiedersi se, in casi come questi, dove evidentemente non c’è il dolo, non sia il caso di applicare sanzioni un filino più blande. Non bastava una semplice multa proporzionale agli scontrini non emessi?