Grano: i produttori ucraini non sospenderanno le esportazioni dopo gli attacchi russi

Nonostante gli ultimi attacchi russi abbiano distrutto la rete elettrica di Odessa, ecco che i produttori ucraini di grano non sospenderanno le esportazioni. Tutto merito delle fonti energetiche alternative.

Grano: i produttori ucraini non sospenderanno le esportazioni dopo gli attacchi russi

Commercianti e produttori di grano ucraini hanno annunciato che non hanno nessuna intenzione di sospendere le spedizioni del cereale dal porto ucraino di Odessa sul Mar Nero, nonostante gli attacchi russi.

L’ultimo attacco della Russia coi droni, infatti, ha distrutto la rete elettrica della regione, ma il ministro dell’Agricoltura ucraino Mykola Solky ha rassicurato tutti: i porti usano delle fonti energetiche alternative, motivo per cui non ci saranno problemi. Nessun commerciante e produttore, infatti, ha parlato di sospensione delle spedizioni.

Grano: continuano le spedizioni dal porto di Odessa

Sacchi di grano

L’ultimo attacco dei droni russi (di fabbricazione iraniana) ha lasciato 1,5 milioni di persone senza elettricità (anche se nessuno ha mai ordinato l’evacuazione: un post comparso sui social in cui si chiedeva alla popolazione locale di evacuare era, con tutta probabilità, frutto di un attacco informatico russo). Tutte le infrastrutture non critiche del porto di Odessa sono rimaste prive di elettricità. Il presidente Zelensky aveva parlato di una situazione molto difficile nella regione di Odessa.

L’attacco ha colpito delle zone critiche, motivo per chi ci vorranno giorni e non ore per ripristinare il sistema elettrico. Mosca ha preso di mira le infrastrutture elettriche dell’Ucraina sin da ottobre, inviando continue ondate di missili e droni.

Mentre si cerca di riprisinare il sistema energetico (grazie anche ai 100 milioni di dollari di aiuti inviati dalla Norvegia), ecco che Serhiy Bratchuk, portavoce dell’amministrazione regionale di Odessa, ha affermato che ci vorranno dai due ai tre mesi per ripristinare del tutto le reti elettriche.

Tuttavia, nonostante il grave danno al sistema elettrico, ecco che grazie alle fonti energetiche alternative di cui il porto di Odessa è dotato, le spedizioni di grano potranno continuare. L’Ucraina è, infatti, fra i maggiori produttori ed esportatori mondiali di grano e mais, ma a causa dell’invasione russa, ecco che le esportazioni sono diminuite parecchio.

Grazie a un difficoltoso accordo raggiunto fra Russia e Ucraina (grazie anche alla mediazione della Turchia), è stato garantito un passaggio nel Mar Nero per le navi che trasportano il grano all’estero. Da poco, infatti, la prima nave dell’Ucraina facente parte del programma Grain from Ukraine è riuscita ad approdare in Etiopia (i paesi africani più poveri sono quelli che hanno risentito maggiormente della carenza di grano ucraino).

Tuttavia l’export del grano nel Mar Nero procede a rilento, con l’Ucraina che accusa la Russia di non rispettare pienamente gli accordi (che fra l’altro sono stati prolungati di quattro mesi).