Granoro entra a far parte del registro dei Marchi Storici di interesse nazionale

Anche Granoro è entrato di diritto a far parte del registro dei Marchi Storici di interesse nazionale.

Granoro entra a far parte del registro dei Marchi Storici di interesse nazionale

Dopo Tonito 1939 e Biscotti Gentilini, anche Granoro è entrato a far parte del registro dei Marchi Storici di interesse nazionale.

Anche il pastificio pugliese Granoro è entrato a far parte di questo speciale registro creato dal Ministero dello Sviluppo Economico: lo scopo è quello di proteggere la proprietà indistriale delle aziende storiche italiane. Ovviamente anche Granoro ha dovuto soddisfare diversi requisiti per entrare in questa lista:

  • devono essere aziende legate al territorio
  • il marchio d’impresa deve essere registrato da più di 50 anni (in alternativa bisogna dimostrare l’uso continuativo del marchio in associazione ai prodotti o servizi per lo stesso lasso di tempo)

granoro team

Marina Mastromauro, amministratore delegato di Granoro, ha dichiarato che l’azienda è orgogliosa di aver ottenuto questo importante riconoscimento che ha premiato il lavoro dei genitori e di tutti i collaboratori.

Effettivamente Granoro è stato fondato nel 1967 da Attilio Mastromauro, figlio d’arte in quanto proveniente da un’antica famiglia di pastai e dalla moglie Chiara. Attualmente l’azienda è uno dei principali produttori italiani di pasta, pomodori e olio.

Nel 2012, poi, Granoro ha voluto dare una marcia in più alla questione della sostenibilità del grano duro di alta qualità usato per produrre pasta 100% Puglia: per fare ciò ha ideato diversi progetti di filiera, come quello chiamato “Granoro Dedicato” che riunisce circa 350 aziende cerealicole, 2 aziende di stoccaggio e anche un mulino, tutti in Puglia, si intende.

In una nota stampa l’azienda ha fatto sapere che la loro missione è quella di “deliziare quotidianamente i palati di tutto il mondo, garantendo l’alta qualità dei prodotti al giusto prezzo, attraverso i migliori grani e le migliori materie prime, secondo la più autentica tradizione culinaria italiana”.