Hamburger, l’Italia ne ha mangiati per più di 82 mila kg nel 2023

L'Italia sta diventando un Paese di mangiatori di hamburger? Un rapporto di Just Eat dice che ne abbiamo mangiati 82 mila kg in pochi mesi.

Hamburger, l’Italia ne ha mangiati per più di 82 mila kg nel 2023

L‘Italia sta diventando un Paese di divoratori di hamburger? Sì e no – ma come vedremo, non dovremmo esserne troppo sorpresi. Ma prima un’occhiata ai dati: stando a una recente indagine condotta da Just Eat circa le preferenze di consumo degli utenti, il panino a stelle e strisce per eccellenza occupa il secondo posto nelle cucine più ordinate sulla piattaforma (dopo la pizza), con i primi mesi del 2023 che hanno fatto registrare consumi superiori agli 82 mila chilogrammi. Numeri impressionanti, seppur probabilmente “macchiati” dal fatto che provengano da un rapporto scritto da una società di delivery.

L’Italia è un Paese per mangiatori di hamburger?

hamburger

Sia ben chiaro – con “macchiati” non intendiamo certo che ci sia un tentativo di malizia o di mistificazione da parte degli amici di Just Eat. È bene considerare, tuttavia, che trattandosi per l’appunto di una piattaforma di delivery andrà naturalmente a raccogliere con maggiore frequenza ordini di pasti “pronti e comodi” come la pizza, che non a caso occupa il primo posto, o gli hamburger. In altre parole, se non ci azzardiamo a mettere in discussione l’autorità del dato, ci arrischiamo almeno a fare notare che è probabilmente influenzato dalla natura stessa del delivery.

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Poi è chiaro, l’hamburger fa gola per una quantità di motivi. “Pronto e comodo”, l’abbiamo definito qualche riga più in su, e l’abbiamo fatto con cognizione di causa: può essere il salvacena di turno, il pasto perfetto per improvvisare una cenetta con gli amici che sono passati per un saluto senza stravolgere la cucina, la coccola gustosa che fa seguito a una giornata stancante di lavoro o di studio.

Uniamo la sua versatilità – cheeseburger per chi vuole qualcosa di diverso, hamburger doppio per chi ha (tanta) fame, veggie burger per chi non vuole o non può mangiare carne – e un costo relativamente economico et voilà, abbiamo la ricetta vincente per un piatto che non fatica a entrare nelle case degli italiani. Attenzione, però – c’è qualcosa in più che semplice convenienza.

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In un articolo dello scorso dicembre vi raccontammo di come l’Italia fosse di fatto a un passo dall’entrare nella Top Ten dei Paesi che più amano il fast food – sintomo di un cambiamento culturale ed economico che non dovrebbe essere ignorato. Che d’altronde se è innegabile che ci piaccia gonfiare il petto e vantarci di essere avanti anni luce rispetto alla plasticosa robaccia a stelle e strisce – l’ottusa arroganza che pone la cucina italiana sul piedistallo e il resto del mondo nei bassifondi gastronomici: una tendenza che parla alla pancia (in tutti i sensi) e che viene spesso e volentieri utilizzata per mascherare scelte miopi come il divieto alla produzione di carne coltivata -; ma forse prima di indossare fieri il mantello dei paladini della sovranità alimentare sarebbe meglio rivedere le proporzioni.

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