Fermi tutti – piombo e cadmio nel cioccolato? Ma di che stiamo parlando? Prima di buttarci a capofitto nella questione è meglio intavolare un breve riassunto: nelle puntate precedenti abbiamo assistito al marchio a stelle e strisce Hershey’s finire nei pasticci per i risultati di un test condotto dall’organizzazione no profit Customer Reports, che ha esaminato alcune tavolette (di Hershey’s e di molti altri marchi, a onore del vero) trovando al loro interno quantitativi di metalli pesanti superiori a quanto ritenuto “sicuro” dalle autorità statunitensi per le persone che sono solite mangiarne più di un’oncia al giorno. La scoperta ha naturalmente allertato le frange della cittadinanza più impressionabili e danneggiato l’immagine dell’azienda, che ha dunque recentemente deciso di impegnarsi a “ripulire” la propria reputazione.
Piombo e cadmio nel cioccolato: i nuovi obiettivi di Hershey’s
La conferma del “fioretto”, se così vogliamo definirlo, è arrivata direttamente dal direttore finanziarlo del marchio, Steve Voskuil, che ha raccontato ai microfoni di Reuters l’intenzione dell’azienda di ridurre le tracce di metalli pesanti nei propri prodotti. Lo stesso Voskuil si è poi assicurato di ribadire che tali tracce, emerse come accennato dai test di Customer Reports, sono di fatto “al di sotto di qualsiasi livello raccomandato, qualsiasi standard di sicurezza”, sottolineando che il piombo e il cadmio sono elementi già presenti nel suolo e che possono naturalmente essere presenti nel prodotto finale.
“A seconda da dove proviene la materia prima, è possibile ottenere un prodotto più ricco di piombo o cadmio in Africa occidentale rispetto al Sud America, ma in entrambi i casi è un ingrediente naturale” ha spiegato a tal proposito. “Anche considerando tutto questo, tuttavia, ci piacerebbe eradicare completamente le tracce e scoprire se c’è altro che possiamo fare per migliorare il nostro processo di produzione”.
Voskuil ha poi spiegato che l’attuale processo di produzione e pulizia delle fave di cacao utilizzate ha Hershey’s rimuove la “stragrande maggioranza” di piombo, cadmio e altri materiali pesanti; e che l’azienda sta valutando la possibilità di rimuoverne una parte ancora più grande grazie a una ulteriore fase di pulizia o, in casi estremi, ricorrendo a fonti di approvvigionamento alternative.
Come accennato in apertura, tuttavia, il colosso del cioccolato a stelle e strisce si trova ormai impelagato in diverse azioni legali portate avanti dagli stessi consumatori: la loro accusa è che il produttore avrebbe dovuto informare in maniera più puntuale e precisa il pubblico dei livelli di materiali pesanti contenuti nelle barrette.