Iginio Massari sta con Flavio Briatore: se il prezzo è basso, è concorrenza sleale

Anche Iginio Massari ha deciso di dire la sua nella questione Flavio Briatore/pizzaioli napoletani: se il prezzo è basso, è concorrenza sleale. Con buona pare di Gino Sorbillo.

Iginio Massari sta con Flavio Briatore: se il prezzo è basso, è concorrenza sleale

Dopo lo spin-off con Gino Sorbillo, nella soap estiva “Flavio Briatore vs pizzaioli napoletani”, arriva una guest star d’eccezione: Iginio Massari.

Recap brevissimo: tutti tuonano contro le pizze troppo care del Crazy Pizza di Briatore, ma lui sostiene che con 4-5 euro di pizza non si possano usare ingredienti di qualità. E si chiede se sia San Gennaro a questo punto a pagare affitti e dipendenti se si fanno questi prezzi.

Sulla questione sono intervenuti un po’ tutti, incluso un inaspettato Matteo Bassetti in versione pizzaiolo homemade che ha dato ragione a Briatore, sostenendo che tutti gli altri fossero invidiosi e rancorosi.

Flavio Briatore

Gino Sorbillo non era stato dello stesso avviso e, forte della protesta dei pizzaioli napoletani, aveva prima offerto delle pizze gratis, salvo poi cercare di placare i toni da Bruno Vespa. Qui, infatti, il pizzaiolo aveva concesso che il problema non era a quanto venisse venduta una pizza, in quanto se ci metti degli ingredienti straordinari, sta al cliente scegliere se pagare una pizza col Pata Negra a 60 euro o una semplice pizza margherita a 15 euro, entrambe pizze nel menu di Briatore.

Per Sorbillo era quello di voler sottolineare che la loro pizza tradizionale era un piatto completo e che poteva essere buona anche se “sempliciotta” come la fanno loro. Finita qui la faccenda? Ma neanche un po’.

Se da una parte c’è Briatore che non vuol lasciar perdere e annuncia che aprirà un Crazy Pizza proprio a Napoli (salvo poi rigirare il dito nella piaga chiedendosi come facciano i pizzaioli napoletani a pagare affitti e dipendenti con pizze vendute a 4-5 euro, forse si affidano a San Gennaro?), ecco che nella questione interviene anche Iginio Massari.

Il Maestro pasticcere per eccellenza, nonostante si stia parlando di pizze e non di dolci, ha voluto dire la sua. Secondo Massari, criticare i prezzi fatti dagli altri è una cosa puramente gratuita: ognuno vede la propria realtà, giusta o sbagliata che sia. Inoltre sostiene che c’è differenza fra caro e costoso: qualcosa a 4 euro può essere comunque caro, così come qualcosa può essere costosa a 30 o 50 euro. Sta sempre ai clienti scegliere cosa mangiare e pagare.

E qui Massari sembrerebbe quasi voler dar ragione a Sorbillo, ma poi arriva la stoccata che ribalta la situazione (no, qui non c’entra nulla Alessandro Borghese, o meglio, lui non è ancora intervenuto nella faccenda, ma non si sa mai, altri spin-off sono sempre possibili): Massari dà ragione a Briatore in quanto ritiene che quando un prezzo è troppo basso, potrebbe trattarsi semplicemente di concorrenza sleale. Gestione e materie prime hanno dei costi da tenere in considerazione, in fin dei conti.

Massari conclude poi sostenendo che anche lui vorrebbe che fossero tutti ricchi, ma ci sono persone che hanno lo stipendio contato a fine mese e che possono permettersi una pizza da 4 euro due volte al mese: è normale in questa situazione trovare delle sproporzioni.