Il sous chef di Gordon Ramsay è stato licenziato a causa di “messaggi inappropriati”

Guai al Savoy Grill di Gordon Ramsay: il sous chef è stato licenziato a causa di "messaggi inappropriati"

Il sous chef di Gordon Ramsay è stato licenziato a causa di “messaggi inappropriati”

Un sous chef senior del Savoy Grill, la catena di ristoranti di Gordon Ramsay, è stato licenziato perché ha inviato dei messaggi inappropiati a un altro chef. Anzi, diciamola tutta: ha inviato insulti e messaggi razzisti all’altro chef, motivo per cui Gordon Ramsay Restaurants ha deciso di licenziarlo.

Messaggi razzisti fra dipendenti del Savoy Grill di Gordon Ramsay

Savoy Grill

Jason Howard, chef e consulente, ha condiviso un post sui social media dove spiegava di aver ricevuto dei messaggi da un dipendente del Savoy Grill che, secondo quanto riferito da The Staff Canteen, avrebbero contenuto insulti razzisti e minacce di morte contro Howard stesso.

Venuta a galla questa storia, ecco che il Savoy Grill (il locale dove le patatine fritte a 8 sterline avevano suscitato non poche polemiche per via del prezzo giudicato eccessivo), tramite una Storia su Instagram, ha annunciato di aver licenziato subito il sous chef incriminato, senza svelarne però il nome. Inoltre ha anche aggiunto di aver denunciato tutto l’accaduto alle forze dell’ordine.

Nel post il Savoy Grill ha ribadito che i Gordon Ramsay Restaurants non avrebbero tollerato nessuna forma di odio o comportamento discriminatorio, sia in pubblico che in privato. I commenti e le chat condivise sui social media per quanto riguarda il fatto incriminato erano inaccettabili, pieni di razzismo e odio. Queste parole violavano i loro valori di rispetto e diversità. Per questo motivo, era stato deciso di riportare l’accaduto alla Polizia, ponendo poi subito fine al rapporto di collaborazione con il sous chef senior in questione.

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Successivamente Howard ha poi postato su Instagram il post che vedete sotto, ringraziando i Gordon Ramsay Restaurants e il Savoy Grill per aver ribadito che loro non avranno nulla a che fare con il razzismo e che un tale tipo di comportamento non è tollerato e non trova alcun posto sia nella società che nel loro ambiente di lavoro. Jason Howard ha poi ringraziato sottolineando che a nessuno fa piacere vedere qualcun altro perdere il posto di lavoro, ma che è comunque necessario difendere ciò che è giusto.

Purtroppo, però, non si è trattato di un caso isolato. Secondo il report Inside Hospitality 2022 realizzato da Be Inclusive Hospitality, ci sono attualmente livelli allarmati di problemi collegati al razzismo sul luogo di lavoro. Quasi la metà degli intervistati, poi, sostiene che la loro origine etnica abbia ostacolato il loro avanzamento di carriera.

Questo il post su Instagram dove Jason Howard ha spiegato cosa sia accaduto:

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