Imbersago: branchi di carpe si ammassano nelle acque dell’Adda, tutta colpa dei cormorani

A Imbersago imperversa il mistero delle orde di carpe ammassate tutte insieme nell'Adda. Ma a quanto pare dietro a tutto questo c'è la temuta lobby dei cormorani.

Imbersago: branchi di carpe si ammassano nelle acque dell’Adda, tutta colpa dei cormorani

Da qualche settimana in alcune anse del fiume Adda, fra Imbersago e Brivio, imperversa un mistero: orde di carpe si ammassano tutte insieme, agitandosi e saltando fuori dall’acqua a ogni minimo rumore, con l’acqua che ribolle a causa dei frenetici movimenti degli animali. Beh, dopo tante ipotesi, pare che sia saltata fuori la causa di tanta agitazione: è tutta colpa della sempre più potente lobby dei cormorani. La stessa lobby che, fra l’altro, nel Sud Italia sta dando noie ai pescatori.

Imbersago: le carpe hanno paura dei cormorani

Branco carpe

Da qualche tempo nel fiume Adda orde di carpe si uniscono in grossi banchi, muovendosi tutte insieme. Spesso le si vede immobili sott’acqua, ma quando qualcosa le fa spaventare sembra quasi impazzire tutte quante insieme. Stefano Simonetti, presidente della Fipsas di Lecco (la Fipsas è la Federazione italiana pesca sportiva e attività subacquea) ha spiegato che è la prima volta che vede accadere una cosa del genere.

A dire il vero, anche in altri fiumi d’Italia ogni tanto capita di vederli invasi da grossi banchi di pesci. Dalle mie parti succede praticamente una volta all’anno. Tuttavia così tanti pesci tutti insieme che impazziscono e si dimenano dalla paura quando un rumore li spaventa, non sono una cosa comune.

La Polizia provinciale ha provveduto a pescare alcune carpe per inviarle ai veterinari dell’Istituto sperimentale zooprofilattico della Lombardia e dell’Emilia-Romagna. La paura era che potessero essere malate, ma gli esami eseguiti non hanno rilevato la presenza di batteri, virus, parassiti, funghi o malformazioni. Le carpe erano perfettamente sane e normali.

Così è toccato all’Arpa, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale, analizzare i campioni d’acqua per capire se potesse esserci qualche contaminante. Nulla da fare neanche qui, l’Adda non aveva colpe.

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Mentre le analisi procedono, tuttavia, pare che sia stata scoperta la causa del comportamento anomalo dei pesci: è tutta colpa dei cormorani. Secondo Simonetti, ormai ci sono troppi cormorani. Per cercare di difendersi le carpe hanno deciso di unirsi in grossi banchi, ammassandosi vicino alle rive, strette le une alle altre in modo da evitare che i cormorani le raggiungano troppo facilmente.

Solo che quando sentono un rumore o vedono un movimento anomalo, ecco che si spaventano e si agitano tutte insieme. E visto che stanno nella parte più basse del fiume, le acque sembrano ribollire a causa dei loro movimenti frenetici.

Anche Marco Ramaglia, agente del Nucleo faunistico della Polizia provinciale di Lecco, è d’accordo sul fatto che la colpa sia tutta dei cormorani. Esperto della flora e della fauna della zona, Ramaglia ha spiegato che i cormorani tendono a cacciare nelle acque più profonde, il che spiega perché le carpe si ammassino vicino agli argini.

A confermare la sua tesi c’è il fatto che di sera, quando i cormorani ormai non cacciano più, ecco che le carpe si spostano altrove.