Roma: nuova moria di pesci nel Tevere in zona ponte Marconi

A Roma è stata segnalata una nuova moria di pesci nel Tevere, sempre in zona ponte Marconi. Si indaga sulle cause.

Roma: nuova moria di pesci nel Tevere in zona ponte Marconi

Andiamo a Roma: nel Tevere, più precisamente in zona ponte Marconi, anche quest’anno è stata segnalata una nuova moria di pesci. Nell’acqua galleggiano parecchi pesci morti: si indaga ora sulle cause.

La sponda maggiormente interessata dal fenomeno è quella di Valco San Paolo, vicinissimo a Tiberis, la spiaggia del fiume attrezzata dal comune che si trova proprio sotto ponte Marconi.

Sull’acqua galleggiano decine di barbi tiberini, alcuni anche di grandi dimensioni: si ipotizza che siano stati trasportati dalla corrente fluviale e che si siano così accumulati sulla rampa di accesso alla banchina del fiume.

pesci morti

Non è certo la prima volta che succede. Già l’anno scorso era stata registrata una moria di pesci anomala, solo che era accaduto a inizio giugno e non a fine agosto. La zona in quell’occasione era stata quella del ponte Vittorio Emanuele II e del ponte della Scienza, comunque sempre in zona Marconi. Anche quella volta erano morti barbi tiberini e cefali adulti.

A luglio 2020, poi, la moria si era ripetuta. L’Arpa Lazio e l’Asl avevano condotto delle indagini permettendo così di scoprire che la moria era stata provocata dalla presenza in acqua di nicotinoidi, pesticidi utilizzati in agricoltura soprattutto nelle colture di mais. Campi di mais sono presenti nella zona nord di Roma, solo che la semina di solito avviene fra marzo e aprile, mentre i pesticidi vengono utilizzati a maggio.

Quindi in quel caso era possibile che la moria di giugno fosse stata provocata proprio da questa pratica. Tuttavia adesso i tempi non coincidono. Ma c’è una seconda ipotesi: nel 2020 la moria era avvenuta dopo un forte temporale. Si era così pensato che le forti piogge avessero trascinato in acqua inquinanti presenti nel territorio. Ed effettivamente martedì scorso a Roma c’è stato un temporale, mentre i pesci morti sono stati avvistati due giorni dopo.

Considerando che nel periodo estivo il fiume ha meno acqua del solito, ecco che l’arrivo di inquinanti potrebbe aver scatenato la moria. Tuttavia si tratta solo di ipotesi al momento.