Kebhouze, il kebab di Gianulca Vacchi, distribuisce preservativi e cartine davanti a una scuola media

Genitori protestano contro la campagna pubblicitaria di Kebhouze, il kebab di Gianluca Vacchi: la sua mascotte distribuiva preservativi e cartine davanti a una scuola media.

Kebhouze, il kebab di Gianulca Vacchi, distribuisce preservativi e cartine davanti a una scuola media

I genitori degli studenti di una scuola media di Roma sono assai imbufaliti contro Kebhouze, il kebab di Gianluca Vacchi. A quanto pare la mascotte di Kebhouze è stata avvistata davanti alla scuola media di via Col di Lana, vicino a Piazza Mazzini, mentre distribuiva ai ragazzini delle medie un kit pubblicitario contenente preservativi, cartine, filtri e fiammiferi.

Kebohouze nei guai: la protesta dei genitori

Kebhouze kebab

Non è insolito vedere davanti alle scuole mascotte varie o promoter distribuire ai ragazzini materiali promozionali. Solo che, solitamente, nel caso di fast food e affini, vengono distribuiti buoni sconto.

La mascotte colorata di Kebhouze, però, ha distribuito un kit del tutto inadatto a dei ragazzini di quell’età. Intorno alle 15.30 la mascotte ha cominciato a dare il kit direttamente agli studenti, durante l’uscita da scuola. Agostino Penna, cantante e genitore di una degli alunni della scuola, ha spiegato di essere sdegnato: il pupazzo colorato distribuiva ai ragazzini delle medie un kit che conteneva cartine, filtri, fiammiferi per fumare, caramelline e preservativi.

Penna, facendosi portavoce delle ire dei genitori, ha ribadito che non si può distribuire a dei ragazzini di 11-13 anni del materiale per fumare o dei preservativi: sono troppo piccoli. Il cantante ha poi aggiunto che lui non è un bacchettone, ma qui si è superato ogni limite.

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E mentre uno dei kit è stato consegnato alla presidenza della scuola per capire come moversi, ecco che Penna, cercando in rete, è risalito facilmente al locale pubblicizzato da quella mascotte, capendo così che era il kebab di Gianluca Vacchi. Il cantante ha poi spiegato che Vacchi è un personaggio famoso, soprattutto sui social, ma secondo lui non è corretto attirare l’attenzione dei ragazzini sfruttando prodotti inadatti alla loro età.

Ma c’è di più: Penna ha poi aggiunto che nel kit c’era anche un buono sconto che, però, pubblicizzava la promozione in modo decisamente allusivo con il disclaim “Patatina gratis, con un kebab le patatine fritte sono gratis”. Penna ha sottolineato che mettere insieme la frase “patatina gratis” con dei preservativi era un’evidente allusione sessista e volgare. E si chiede a cosa si sia mai giunti pur di pubblicizzare un kebab.

Ora bisogna attendere due cose: quali provvedimenti deciderà di prendere la scuola e la giustificazione dell’accaduto da parte di Kebhouze.

Ricordiamo che Gianluca Vacchi ha lanciato la sua catena di kebab a Milano e Roma nel 2021. Successivamente, nel 2022, aveva aperto un locale prima a Genova e poi anche a Torino.