La passione di Re Carlo III per l’agricoltura e la gastronomia (con particolare trasporto per la tradizione italiana) è cosa ormai nota, e l’attenzione che il sovrano pone negli eventi e nei banchetti di stato va ben al di là delle convenzioni e della ricchezza istituzionale che certi eventi richiedono.
Non solo, il Re d’Inghilterra dedica grande cura anche nella selezione delle bevande, proponendo sempre alcune chicche come dedica diretta verso gli ospiti illustri della casa reale: una pratica che ormai è una sua vera firma, e un auspicio di amicizia e affinità tra le nazioni. Da grandi annate a cocktail pensati espressamente per capi di stato, vediamo qualche dedica alcolica illustre.
Il Porto per Macron e il cocktail per Trump

Per onorare la visita del presidente francese Emmanuel Macron è stato servito un cocktail speciale a base con gin chiamato “L’entente”, ed è un chiaro auspicio alla collaborazione tra i due paesi: una creazione combina gin britannico, crema di limone e pastis francese, ed è guarnita con fiordalisi francesi essiccati e rose inglesi.
Oltre al cocktail, non poteva mancare dello champagne e, dopo cena, gli ospiti hanno potuto gustarsi un Porto Vintage Taylor’s del 1977 e un Cognac Grande Champagne del 1948 di Frapin & Co, scelti specificamente per riflettere gli anni di nascita del Presidente (1977) e del Re (1948). Il brindisi è stato effettuato con spumante inglese.
In un’altra occasione, in onore del Presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier, il cocktail ideato appositamente è stato lo Schwarzwald Martini. Una miscela creata per richiamare gli strati di una classica Torta Foresta Nera, unendo la ricchezza di un Martini chiarificato al cioccolato fondente con la dolcezza del Brandy alle Ciliegie Morella Grants. Anche nella scelta dei vini c’era un omaggio personale, poiché il vino rosso scelto era un’annata del 1995, in onore dell’anno di matrimonio del presidente e di sua moglie.
Questa nuova tradizione viene mantenuta anche laddove l’ospite può non gradire: parliamo ovviamente di Donald Trump, il cui palato non propriamente gourmet e la sua ben nota avversione verso gli alcolici non hanno impedito a Re Carlo di confezionare dei drink a lui dedicati.
Per il tycoon americano i mixologist di corte hanno pensato al Transatlantic Whisky Sour, che unisce il Johnnie Walker con le note vivaci della marmellata di agrumi, il tutto arricchito da schiuma di noci pecan e un marshmallow tostato su un biscotto. Le bevande dopocena per questo banchetto avevano anche loro un valore simbolico. Agli ospiti è stato infatti servito un porto vintage del 1945 per onorare il fatto che Trump fosse il 45° presidente degli Stati Uniti, insieme a un cognac del 1912, numero che indica l’anno di nascita della madre del presidente, di origine scozzese.

