Le patatine Dorìtos per signora: il marketing sessista colpisce ancora

Doritos, marchio di proprietà di Pepsi, ha annunciato le patatine per signora, poco rumorose e meno unte, sono disegnate appositamente per stare dentro la borsa

Le patatine Dorìtos per signora: il marketing sessista colpisce ancora

Quando nessuno vede trangugio patatine sotto il plaid, guardando Beautiful. Mi lecco le dita voracemente, come non farei mai in pubblico, e porto il sacchetto alla bocca per non perdere neanche una briciola. Mentre Brooke si sposa per la 77esima volta.

Non è vero niente, ma dev’essere all’insegna della lussuria sfrenata in privato, e del contegno in pubblico, che Indira Nooyi immagina il rapporto tra patatine e donne. Visto che proprio lei, CEO di PepsiCo., proprietaria oltre alle bibite di marchi come Lays, Tostitos e Doritos, ha avuto questa geniale idea delle patatine specifiche per signore. E dunque silenziose.

Ne parlava ieri il Guardian di questa versione delle chips da borsetta, secondo Pepsi la soluzione all’eterno conflitto tra genere femminile e pubblico imbarazzo per uno snack grasso e unto. Un problema che angoscia a tal punto l’esistenza del genere femminile da avere bisogno, ne converrete, di una risposta urgente.

[Test delle patatine: ingenua felicità rovinata dall’acrilammide]

Perché se gli uomini sono allegri cialtroni che fanno come vogliono, “le donne tendono a sopprimere il loro piacere in pubblico, non si leccano le dita in modo plateale né raccolgono le briciole per mangiarle”, ha detto Nooyi ai microfoni del programma radiofonico Freakonomics, una situazione che crea un vuoto di mercato dove si è infilata PepsiCo.

E come saranno queste nuove Doritos per signora? “Stesso sapore, ma meno croccanti, non lasceranno forti odori sulla pelle e staranno comodamente in borsa” ha fatto sapere la dirigente.

[Patatine da discount: il peggio e il meglio del peggio]

In attesa di scoprire se le Doritos silenziate saranno buone quanto le originali, possiamo sgranocchiare come più riteniamo opportuno, insomma, come abbiamo sempre fatto. E lasciare questo ennesimo caso di marketing sessista a Pespsi e Doritos.

[Crediti | The Guardian]