Leonardo Del Vecchio si compra la maggioranza di Boem, la bibita di Fedez e Lazza

Leonardo Maria Del Vecchio è diventato azionista di maggioranza di Boem grazie a un aumento di capitale di tre milioni di euro: vediamo cosa cambierà.

Leonardo Del Vecchio si compra la maggioranza di Boem, la bibita di Fedez e Lazza

Leonardo Maria Del Vecchio, quartogenito dell’ex patron di Luxottica ormai lanciatissimo nel mondo della ristorazione, è diventato l’azionista di maggioranza di Boem, l’hard seltzer lanciata un anno fa circa da Fedez e Lazza, in seguito a un aumento di capitale da tre milioni di euro. Vale la pena notare, prima di prendere in esame i dettagli, che lo stesso Del Vecchio Jr aveva partecipato in qualità di fondatore al progetto dei musicisti tramite LMDV Capital: l’aumento di capitale di cui sopra, figlio dei risultati positivi conseguiti negli ultimi mesi di test, servirà anche e soprattutto ad ampliare ancora il team tramite l’assunzione di nuove figure professionali altamente qualificate.

Numeri alla mano, dunque, ne consegue che Boem è per il 54% in mano allo stesso Del Vecchio, come accennato in apertura ora in posizione di azionista di maggioranza; per il 43% è in capo alla Happy Seltz, joint venture delle società Zedef di Annamaria Berrinzaghi e Roma&More di Camillo Bernabei e Massimo Benetello; e infine per il 3% della J Project di Jacopo Lazzarini, in arte Lazza.

Del Vecchio e Boem: cosa cambierà, adesso?

leonardo del vecchio

I cambiamenti più notevoli, dicevamo, si verificheranno ai cosiddetti piani alti. L’aumento di capitale di tre milioni di euro, sottoscritto dalla stessa LMDV Capital, dovrebbe essere declinato in due principali direttrici di lavoro – l’allargamento della distribuzione della bevanda e una espansione o ristrutturazione del team al timone della società.

Boem, com’è l’hard seltzer di Fedez e Lazza: Prova d’assaggio Boem, com’è l’hard seltzer di Fedez e Lazza: Prova d’assaggio

Stando a quanto lasciato trapelare, infatti, da ora in avanti l’evoluzione del progetto Boem sarà di fatto sovrinteso da due nuovi “consoli”: si tratta di Edoardo Tribuzio, ex founder di Mymenu, nel ruolo di CEO; e di Matteo Giannetti, ex Marketing Manager dei Premium Spirits di Campari Italia, che andrà invece a occupare la poltrona del CMO.

Passiamo al capitolo “espansione”, dunque: secondo quanto riportato da Milano Finanza il processo di rafforzamento “servirà anche per arruolare manager del settore capaci di lanciare definitivamente la startup, che secondo i piani originari avrebbe dovuto distribuire Boem ovunque già all’inizio del 2024″. A oggi, infatti, è bene notare che l’hard seltzer è di fatto reperibile solamente nei punti vendita a marchio Esselunga e in una manciata di locali a Milano e Roma, oltre a essere distribuito online sul sito ufficiale e nelle piattaforme Bernabei e Winelivery.

Quest’ultimo paragrafo ci fa da ponte per discutere dei piani di distribuzione, dunque: in una nota stampa si legge che “l’investimento permetterà inoltre, di rafforzare la presenza sul mercato, anche grazie alla diffusione della bevanda attraverso una rete di distribuzione che vedrà presto Boem presente in migliaia di locali in tutta Italia e tra gli scaffali di tutte le principali insegne di supermercati”.