Lino Banfi “non ha problemi a trovare dipendenti” nel suo ristorante

Andando controtendenza, Lino Banfi e la figlia Rosanna hanno dichiarato di non aver nessun problema a trovare dipendenti nel loro ristorante.

Lino Banfi “non ha problemi a trovare dipendenti” nel suo ristorante

Se parecchi ristoratori lamentano difficoltà nel trovare dipendenti (e fra di essi figurano anche nomi famosi come Alessandro Borghese e Filippo La Mantia), ecco che ad andare controcorrente ci pensa Lino Banfi: l’attore ha spiegato che nel suo ristorante non hanno problemi a trovare dipendenti.

In questo periodo in tanti ristoratori si stanno lamentando del fatto di non riuscire a trovare camerieri e cuochi. Oltre ai nomi sopra citati, anche Al Bano, Flavio Briatore e Karina Cascella hanno dichiarato di trovarsi in difficoltà. Per molti il problema nasce dal reddito di cittadinanza, per altri è tutta colpa dei giovani che non vogliono lavorare, per altri, invece, è incredibile pensare che chi lavora voglia farsi pagare il giusto (addirittura i periodo di prova!).

Orecchietteria Banfi

Comunque sia, ecco che si leva una voce fuori dal coro: Lino Banfi, in veste di ristoratore, non ha nessun problema a trovare camerieri e cuochi. Forse non tutti sanno che il mitologico “Allenatore nel pallone” ha aperto insieme alla famiglia un ristorante nel quartiere Prati di Roma. Il locale, che si chiama Orecchietteria Banfi, è aperto sin dal 2017 e, ovviamente, è specializzato nella cucina pugliese.

La figlia di Lino Banfi, Rosanna, ha spiegato che da loro lavorano ragazzi che hanno assunto cinque anni fa accanto ad alcuni assunti più di recente. Il segreto del loro successo? Offrire un contratto regolare e garantire un clima di lavoro sereno e famigliare dove andare incontro a chi ha un problema.

Rosanna Banfi, poi, non ha parlato esplicitamente del reddito di cittadinanza, ma ha sottolineato che, alle giuste condizione, è comunque possibile trovare del personale capace. E chi vuole intendere, intenda.

Tornando al ristorante di Banfi, qui è possibile mangiare un menu specializzato nella cucina pugliese:

  • orecchiette con le “cime di rep”
  • Papele Papele (spuntino con focaccia barese e bottiglia di peroncino)
  • Pere che il pompelmo faccia mele (dolce di mele e pere con gelatina di pomplemo il cui nome deriva dal film Il brigadiere Pasquale Zagaria ama la mamma e la polizia)

Non mancano, poi, nuove ricette e rivisitazioni dei classici ideati dagli chef del locale. Il ristorante ha al momento 70 coperti, ma è attivo anche per il servizio d’asporto.