Se ricordate, a Lione è stato vietato l’uso del foie gras in eventi ufficiali come cene e ricevimenti. Tuttavia questo divieto ha suscitato diverse critiche, per cui il sindaco della cittadina francese, Grégory Doucet ha spiegato che non si tratta di un boicottaggio.
Lione è la terza città ad aver vietato il foie gras per tutelare il benessere e la salute degli animali (la prima è stata Grenoble nel 2014, la seconda Strasburgo nel 2020). Ma attenzione: l’uso è vietato solamente negli eventi e cene ufficiali, mentre in ristoranti e supermercati si trova ancora in vendita.
Il foie gras fa parte delle tradizioni culinarie francesi. Prodotto sovralimentando oche e anatre maschi, questo eccesso di cibo che viene introdotto nei corpi degli animali tramite tubi posti in gola, esita in un aumento di volume del fegato.

Dopo tre mesi di questo trattamento, gli animali vengono macellati e il fegato grasso e steatosico così ottenuto viene estratto e utilizzato sotto forma di creme da spalmare, terrine o patè. La legge francese protegge il foie gras considerandolo un “patrimonio culturale e gastronomico della Francia”.
Tuttavia le associazioni animaliste come la PETA non ci stanno in quanto questa pratica provoca grave sofferenza agli animali. Così ecco che in alcune città sono nati i divieti sul suo utilizzo. Ma non solo: il Regno Unito voleva bloccarne le importazioni dalla Francia, mentre pure New York voleva vietarlo.
La polemica attuale, tuttavia, è scattata quando il comune di Lione, tramite una dichiarazione, si è augurato che i ristoranti potrebbero un giorno decidere di seguire l’esempio rimuovendolo dal menu.
Il problema, però, è che molti chef e allevatori hanno visto in questo appello una forma di boicottaggio. Così il sindaco ha dovuto correre ai ripari e spiegare che questo non era nelle sue intenzioni.
Il sindaco voleva solamente auspicare l’emergere di altri modelli oltre a quello dell’agricoltura industriale e dell’allevamento intensivo, oltre che quello della mercificazione e dell’alimentazione forzata delle oche.
Il sindaco, eletto nel 2020, ha poi dichiarato di voler promuovere i prodotti locali che tengano conto del benessere animale, dell’equa remunerazione dei produttori, del basso impatto ecologico e del rispetto del territorio.
Fonte: Euronews