McDonald’s: la Milano dei paninari è troppo cara per il colosso del fast food

La Milano dei paninari è diventata troppo cara per il colosso dagli archi dorati: il McDonald's di piazza San Babila chiuderà a breve.

McDonald’s: la Milano dei paninari è troppo cara per il colosso del fast food

Milano, piazza San Babila – una dimensione storica della città meneghina ancora oggi abitata dai ricordi di un’epoca, gli anni Ottanta. Troppo romantici? D’altronde non ci stiamo certo riferendo a eventi storici particolarmente significanti o a traguardi di chissà che genere, ma più semplicemente ai gusti, al costume e, perché no, al disordine dei paninari. L’apertura di un McDonald’s in questo angolo di America è stata, per molti versi, la continuazione di una impronta sociale ben precisa: quella che ha avuto la sua consacrazione formale nel 1981 con l’apertura del primo Burghy d’Italia, quando i riflettori a stelle e strisce si allungavano a contagiare il mondo del cibo del nostro caro vecchio Stivale.

Un affitto troppo caro anche per gli archi dorati

McDonald's

Che ci fanno gli italiani con gli hamburger? Semplice – se li mangiano. In molti guardavano all’apertura del sopracitato Burghy con comprensibile (e un po’ ostentato) scetticismo, ma l’approdo del burger nel mondo del cibo del Bel Paese si è rivelato essere una scommessa vincente. E sì, non esitiamo a definirla così – una scommessa: come altro potremmo definire quella che, a tutti gli effetti, fu un’incursione di una cultura estera in un panorama (quello gastronomico, per intenderci) che nella tradizione nostrana è sempre stato serrato in maniera ermetica, forse addirittura gelosa o possessiva?

Un atteggiamento, questo, che a onore del vero trova una certa risonanza ancora nei giorni nostrani: pensiamo all’acuta opposizione presentata dai personaggi del nostro governo – Giorgia Meloni e Lorenzo Lollobrigida, neo ministro dell’Agricoltura, in primis – nei confronti della cosiddetta carne coltivata, ossia quella prodotta in laboratorio. Chiaro, è un paragone che va preso con le dovute proporzioni, ma il sottotesto rimane lo stesso – fare breccia nella cucina italiana non è semplice.

Ebbene, preambolo vagamente nostalgico e romantico a parte, qual è la notizia? Semplice: il McDonald’s di cui abbiamo parlato in apertura, che a oggi offre lavoro a ben trentacinque dipendenti, è prossimo alla chiusura. E no, non si tratta di uno speranzoso “forse”, di un tentativo di temporeggiamento in attesa che le bollette si abbassino: la decisione è già stata presa. La serranda verrà tirata giù una volta per tutte il 6 di dicembre, e la motivazione è il contratto di abffitto in scadenza e i costi per il rinnovo decisamente troppo alti.

Stando a quanto lasciato trapelare pare che la proprietà dell’immobile abbia persino richiesto un aumento del canone – la proverbiale goccia che ha fatto traboccare il vaso. E i 35 dipendenti sopracitati? Niente paura: non perderanno il posto, ma verranno ricollocati negli altri archi dorati in piazza Duomo e Galleria Ciro Fontana.