McDonald’s, secondo l’alternativa russa i produttori di patatine si rifiutano di rifornire il Paese

Il CEO dell'alternativa russa al McDonald's ha svelato che i produttori di patatine si stanno rifiutando di rifornire la Russia.

McDonald’s, secondo l’alternativa russa i produttori di patatine si rifiutano di rifornire il Paese

L’inizio dell’avventura di Vkusno & Tochka, l’alternativa russa al McDonald’s, è stato piuttosto rocambolesco: nonostante il suo debutto abbia portato alla formazione di lunghe code di golosi (e anche – immaginiamo – curiosi), la società ha dovuto affrontare le segnalazioni di muffa e insetti all’interno dei suoi panini e perfino una carenza di patatine fritte. In questo caso, però, la nostra protagonista non ha molte colpe: stando a quanto rivelato dal CEO Oleg Paroev, infatti, i produttori di patatine fritte si starebbero rifiutando di rifornire la Russia, mentre i tentativi di aumentare la produzione domestica hanno portato alla nascita di nuove difficoltà.

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Pare, infatti, che il raccolto nazionale sia stato eccezionalmente povero, costringendo le aziende russe a fare maggiore affidamento sulle importazioni, che tuttavia sembrano bloccate. “A causa di eventi ben noti, molte società straniere, direi anche tutti i principali produttori di patatine fritte, si sono rifiutate di consegnare questo prodotto in Russia” ha svelato Paroev nel corso di un intervento a una trasmissione televisiva, facendo chiaro riferimento allo scoppio della guerra in Ucraina. L’uomo d’affari ha poi sottolineato che la maggior parte dei centri di produzione appartengono a una manciata di grandi società, le cui sedi si trovano in Paesi ostili alla Russia – motivo per cui i rapporti commerciali sono stati sospesi.