Meno piatti belli ma mediocri, il buono può essere anche brutto: Il buonappetito

Nei ristoranti stellati si mangiano troppi piatti belli ma mediocri, invece il buono può essere anche brutto

Meno piatti belli ma mediocri, il buono può essere anche brutto: Il buonappetito

Quest’estate sono stato in un ristorante d’altissimo livello. Uno dei migliori ristoranti del mondo. Non ne faccio il nome non perché stia per scrivere qualcosa di negativo –anzi!– ma perché non è rilevante e sposterebbe l’attenzione dal fuoco della questione.

È stata una cena eccezionale. Bellissima. Un’esperienza straordinaria. E il cibo era squisito. Non “interessante”: squisito.

Anche interessante, per carità, ma soprattutto squisito: vado al ristorante per il gusto, mica per studiare (non ero a cena per lavoro ma per diletto).

[Regole per impiattare: come si compongono i piatti]

[Farete piatti di formaggio come questi, sì, proprio voi]

[Un uomo rischia di mangiare il tovagliolo, che ha scambiato per un piatto stellato]

Bene. La questione è che i piatti, all’occhio, erano brutti.

[Breve inciso – La foto che vedete sopra l’ha scelta la redazione come esempio, non è necessariamente riferita al ristorante in questione – Fine breve inciso]

Oddio, forse proprio brutti no, ma non concedevano nulla, praticamente nulla all’estetica. Nessun arzigogolo, nessun pacchero piazzato ad arte in serie di Fibonacci, nessun dripping, nessun fiorellino, nessuna spirale, pennellata, stoviglia strana, brodino aggiunto, cerimonie, salamelecchi e cotillons.

Niente di niente. Zero.

Io che sono uno schiavo dei social mi sono ostinato a fotografarli, ma dopo la terza portata mi son reso conto che era assolutamente inutile: le immagini non avrebbero restituito ai miei “amici” di Facebook e Instagram nulla delle meravigliose esplosioni di sapore che avevo in bocca.

All’inizio mi sono rammaricato. Poi, alla terza ricetta squisita ho pensato: diamine, fanno bene al dedicare tutte le proprie energie a quel che avviene in bocca, senza dissipar pensiero per quel che avviene davanti agli occhi.

Me la sto godendo un sacco!

Lo so che Marchesi disse “Il bello è il buono”, ma forse erano altri tempi, privi di cure e di attenzioni: negli ultimi, dominati dall’immagine, sto mangiando un sacco di cose bellissime che non sono buone.

Personalmente, senza osare contraddire l’Eminentissimo Maestro, mi vien da dire questo: non tutto ciò che è bello è buono, ma tutto ciò che buono, ai miei occhi, è bello. Tipo la Bella e la bestia, avete presente?