Parmigiano Reggiano: nel 2022 il giro d’affari ha raggiunto quota 2,9 miliardi

Il Parmigiano Reggiano ha chiuso il 2022, un anno decisamente complesso, con un giro d'affari a quota 2,9 miliardi.

Parmigiano Reggiano: nel 2022 il giro d’affari ha raggiunto quota 2,9 miliardi

Nel corso del 2022 il giro d’affari del Parmigiano Reggiano ha raggiunto quota 2,9 miliardi di euro, mettendo a segno una crescita del 6,9% rispetto a quanto fatto registrare l’anno precedente: si tratta di numeri che, tradotti in volume, equivalgono a 156.620 tonnellate complessive in lieve aumento rispetto alle 152.690 tonnellate dell’anno prima. Si tratta di quanto emerso dal più recente rapporto del Consorzio, che commenta con una certa punta di orgoglio come il risultato in questione sia stato conseguito in un anno in cui “in Italia i consumi alimentari hanno segnato un calo del 4,2% e quelli di formaggi del 3% a volume”.

Parmigiano Reggiano: numeri e potenzialità di un anno in crescita

Parmigiano Reggiano

Bene anche la performance nei mercati internazionali, con una crescita del 3% netto su base annua e un valore generato di 1,8 miliardi di euro: il Consorzio, in questo contesto, sottolinea in particolare un aumento della mole di affari verso la Spagna (+11,3%), gli Stati Uniti (+8,7%) e Francia. Davvero notevoli, per di più, i risultati conseguiti in Giappone, che cresce del 38,8% (1.010 tonnellate), in Australia (+22,7% e 713 tonnellate) e Canada (3.556 tonnellate).

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Insomma, numeri che attestano la resistenza del Parmigiano Reggiano a un anno – il 2022, per l’appunto – decisamente complicato, ancora macchiato dagli ultimi strascichi della pandemia da Covid e soprattutto pesantemente compromesso dalla crisi geopolitica ed economica innescata dall’invasione russa dell’Ucraina, con tanto di aumento dell’inflazione e rincari ai costi dell’energia che hanno compromesso fortemente il potere di acquisto delle famiglie.

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Importante notare, rimanendo in questo ambito, che la quotazione del Parmigiano Reggiano ha registrato nel 2022 una media annua di 10,65 euro al chilo, in aumento rispetto ai 10,34 euro al chilo risalenti al 2021. Si segnala, infine, una produzione in lieve calo su base annua, con 4,002 milioni di forme vs 4,091 milioni (-2,2%).

“Dobbiamo continuare a mantenere il Parmigiano Reggiano a un prezzo concorrenziale, in modo che sia accessibile alle famiglie” ha commentato a tal proposito Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio “e a difendere la redditività delle aziende, che hanno già subito l’aumento dei costi di produzione. Questa incertezza economica va governata insieme, passando dalla logica del singolo caseificio a quella del “noi” del Consorzio, per creare nuovi sbocchi di mercato e garantire il futuro della Dop”.

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In definitiva, il 2022 è stato un anno decisamente complesso; “senza precedenti” sostiene Bertinelli, in particolare “per le sfide che ha posto per il nostro futuro”. A proposito di futuro – c’è spazio per l‘ottimismo? Pare di sì: “I dati di inizio anno sono estremamente incoraggianti: nei due mesi di gennaio-febbraio, le vendite nel canale grande distribuzione in Italia hanno segnato un +15,1% rispetto allo stesso periodo del 2022” ha concluso il presidente.