Pasta, prezzi alle stelle: il Governo convoca una riunione d’urgenza

I prezzi della pasta sono saliti alle stelle, raddoppiando il tasso di inflazione: il Governo cerca una soluzione.

Pasta, prezzi alle stelle: il Governo convoca una riunione d’urgenza

Sarebbe curioso se questa minuscola parentesi dovesse passare alla storia. Ve li immaginate i vostri figli che studieranno della “crisi della pasta” degli anni ’20? Un nome bello altisonante, non c’è che dire; che d’altronde “decreto spaghetti” e “rivoluzione dei fusilli” suonano un po’ troppo buffi e “battaglia del grano” è già stato usato in altri contesti – per quanto certe frange del Governo potrebbero provare una certa nostalgica simpatia. Ma torniamo a noi – l’ordine del giorno prevede di discutere, analizzare, si spera comprendere e semmai trovare pure una soluzione alla dinamica dei prezzi della pasta.

La “crisi della pasta”: il prezzo alle stelle è legato alla sola inflazione?

spesa scontrino

La pietra dello scandalo è stata portata all’attenzione delle autorità governative da un rapporto redatto nei giorni scorsi dall’Unione Italiana Consumatori, al cui interno viene per l’appunto denunciato il fatto che, a partire da giugno 2021 a oggi, il prezzo di appena un chilo di pasta è di fatto aumentato del 37%, con il solo mese di marzo 2023 che ha fatto registrare un incremento del 17,5% rispetto allo stesso periodo nello scorso anno. Picchi decisamente notevoli, non c’è ombra di dubbio.

New Jersey alle prese con il mistero di centinaia di chili di pasta cotta abbandonati nei boschi New Jersey alle prese con il mistero di centinaia di chili di pasta cotta abbandonati nei boschi

Il primo indiziato è naturalmente il tasso di inflazione, in forte crescita da almeno un anno a questa parte, che in tandem con un aumento dei costi di produzione (ricorderete l’uomo nero della scorsa stagione fredda, il temibile “caro bollette”) ha portato a un aumento generale dei prezzi dei prodotti alimentari (e non solo, ovviamente) e a una contrazione del potere d’acquisto dei consumatori.

L’inflazione del cibo nel mondo L’inflazione del cibo nel mondo

I rincari citati, tuttavia, superano ogni picco inflazionistico – tant’è che, stando ai dati risalenti ad aprile 2023, l’inflazione italiana è aumentata all’8,8% su base annua; mentre il tasso di inflazione “core”, al netto di alimenti freschi ed energia, è rimasta stabile al 6,8% anno su anno. È bene notare, rimanendo in questo contesto, che l’aumento del prezzo della pasta è avvenuto contestualmente al calo delle quotazioni del grano duro, con gli agricoltori che hanno ricevuto un pagamento del 30% inferiori rispetto allo scorso anno, vale a dire nello stesso periodo in cui il prezzo della pasta cresceva del 18%.

La matassa va sbrigliata, in altre parole. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha pertanto dato mandato al Garante per la sorveglianza dei prezzi, Benedetto Mineo, di convocare la Commissione per una riunione d’urgenza: i colloqui, convocati per l’11 di maggio, saranno presieduti da un osservatore nominato dal Governo, e segneranno la prima riunione di un nuovo comitato istituito per monitorare i movimenti insoliti dei prezzi.