Per Oscar Farinetti il Barolo è un vino dolce, che va con tutto e che si beve freddo

Secondo Oscar Farinetti il Barolo è un vino dolce che va servito freddo, dodici gradi al massimo: cerchiamo di fare luce sulla questione.

Per Oscar Farinetti il Barolo è un vino dolce, che va con tutto e che si beve freddo

Partiamo dal principio che la prima e inconfutabile legge non scritta del parlare di vino è che il vino più buono è quello che ci piace, a prescindere dai punteggi inscritti in tabelle più o meno comode, premi dalla credibilità più o meno limpida e analisi organolettiche millantate da esperti più o meno esperti. C’è poi da dire che parte del fascino del parlare del vino sta, in un certo senso, proprio nella sua impalpabilità: tutto può essere confutabile, ribaltabile, discutibile sempre e a patto che vengano presentate prove e argomentazioni concrete. Sono due, si potrebbe dire, gli elementi che per forza di cose si trovano a dovere ubbidire a una certa rigidità, e sulla quale nessuno dovrebbe transigere: il bicchiere e la temperatura. Motivo per cui, quando Oscar Farinetti parla di Barolo definendolo un vino che va servito a una temperatura fredda, il tutto ci giunge alle orecchie come unghie che raschiano una lavagna.

Il Barolo secondo Oscar Farinetti

Oscar Farinetti

Che poi sia ben chiaro, noi da queste parti siamo soliti rifiutare la rigidità del dogma, la stampella dello stereotipo, l’autorità delle usanze: fino a prova contraria a noi mettere in discussione, bucare il velo dell’accettato e giocare con il controverso piace da morire – però sull’uscita di Oscar Farinetti sul Barolo, portate pazienza, ci sentiamo in dovere di mettere un paio di puntini sulle i.

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Partiamo dalle basi: il dramma si è consumato sul profilo Instagram di Stevie Kim, Managing Director di Vinitaly International, in forma di un video di appena una manciata di secondi. Oscar Farinetti, come accennato in apertura, presenta una bottiglia di Barolo di Serralunga d’Alba definendolo in primo luogo un vino “facile”.

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Ora, a onore del vero è bene sottolineare che lo stesso Farinetti ammette di non masticare troppo l’inglese (nella stessa didascalia del video in questione è scritto che sostiene di conoscere “appena un centinaio di parole”), e che quindi dietro qualche scivolone ci possa essere una genuina difficoltà a esprimere un dato concetto. Legittimo, per carità: magari Farinetti definendo il Barolo un vino “facile” intende piacevole, il che potrebbe essere discusso ma non necessariamente sbagliato. Ci pare un poco più azzardato, invece, usare “facile” nel suo significato più letterale per descrivere un vino (anche) famoso per un corpo decisamente importante.

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Il secondo colpo – “Barolo is sweet”, il “Barolo è dolce”. Ecco, non proprio: il Barolo è un vino secco, di certo non dolce – un descrittore che potremmo riservare al Barolo Chinato, volendo; ma pensare che Oscar Farinetti volesse riferirsi a quest’ultimo significherebbe peccare di manica larga.

Andiamo ancora avanti – “È un vino che si può bere con qualsiasi cosa: verdure, pesce, carne” continua Oscar Farinetti, la bottiglia di Barolo ben stretta in mano. Qui l’appunto più importante riguarda naturalmente l’abbinamento al pesce, con il quale è (tendenzialmente: un sommelier particolarmente coraggioso e competente potrebbe azzardarsi a proporvi un Barbaresco, tanto per fare un esempio, con il pesce e sorprendervi) meglio evitare vini particolarmente tannici. Come il Barolo, per l’appunto.

Il colpo di grazia arriva alla fine. “È molto importante che sia servito a temperatura fredda”, spiega ancora Oscar Farinetti. Il primo pensiero, lo ammettiamo, è andato di nuovo alle difficoltà con la lingua, ai cosiddetti false friends: “cold” significa freddo ma assomiglia pericolosamente a “caldo”, giusto? E per carità, anche a un comunicatore capace ed esperto come Farinetti potrebbe capitare di inciampare inavvertitamente, non è vero?

Il vino non va servito a temperatura ambiente. Nemmeno se è rosso. Il vino non va servito a temperatura ambiente. Nemmeno se è rosso.

Sì, ma non è il nostro caso. Stevie Kim tenta di intervenire: “Quanto freddo?” chiede. Il suo volto è tagliato a metà dall’inquadratura, ma pare si possa intravedere una traccia di apprensione per quanto sta succedendo. “Come per il vino bianco” risponde però Oscar. “Dodici gradi, dieci: molto freddo”. Ogni dubbio è fugato: a casa Farinetti il Barolo si serve freddo.

Tra parentesi (ma nemmeno troppo), nemmeno servirlo “caldo” sarebbe stato corretto: la temperatura indicata per servire un vino corposo come un Barolo si aggira tra i 18 e i 20 gradi centigradi, magari scendendo anche verso i 16 per le annate più giovani; ma come accennato avremmo volentieri fatto uno strappo alla regola della meticolosità per permettere all’inglese di Oscar Farinetti di respirare un po’. In definitiva – bicchiere e temperatura: parliamo di vino fino a ubriacarcene, ma cerchiamo di rispettare almeno le uniche due regole scritte in grassetto.