Peste suina africana, la Lombardia gioca d’anticipo: verranno abbattuti 300 cinghali

Per prevenire il contagio da peste suina africana la provincia di Pavia, in Lombardia, ha ordinato l'abbattimento di 300 cinghiali.

Peste suina africana, la Lombardia gioca d’anticipo: verranno abbattuti 300 cinghali

Al momento l’emergenza legata alla peste suina africana sul territorio italiano è declinata in due focolai ben distinti: uno nei boschi lungo il confine tra Piemonte e Liguria, individuato verso l’inizio dell’anno, e uno nel comune di Roma, più recente. Se è pur vero che le autorità sanitarie sono al lavoro per tentare di fermare il prima possibile il dilagare del morbo, è comprensibile che le regioni e i territori limitrofi vogliano correre ai ripari e prevenire anziché curare: è il caso della provincia di Pavia, in Lombardia, che ha pianificato alcune strategie come l’abbattimento di circa 300 cinghiali nell’area boschiva confinante tra la Valle Staffora e la Val Curone.

maiale

Va sottolineato che, a onor del vero, la Regione Lombardia non ha ancora dato il via libera ufficiale, ma considerando la vicinanza della provincia in questione alle campagne liguri e piemontesi c’è da pensare che sia solamente questione di tempo. Le operazioni di abbattimento della fauna selvatica saranno gestite dagli agenti della Polizia provinciale, e sono da intendere, come accennato, come una misura prevendita per diminuire la probabilità di contagio.

Nonostante le preoccupazioni, a oggi gli allevamenti dell’area in questione sembrano essere del tutto puliti. “Abbiamo già organizzato delle battute di caccia per cercare carcasse da analizzare” hanno spiegato i responsabili dell’Ambito territoriale di caccia dell’Oltrepo sud 5. “Nessuna di quelle che abbiamo trovato riportava però tracce di peste suina africana”.