Pure Starbucks si è messa a produrre bibitoni proteici

Snack proteici, mousse proteiche, pasta proteica - la tendenza parla con voce forte e chiara. Starbucks ascolta e agisce.

Pure Starbucks si è messa a produrre bibitoni proteici

Basta una breve gita tra gli scaffali del supermercato per trovarsi faccia a faccia con il nuovo comandamento. Tutto dev’essere proteico: lo è lo yogurt, che ci sta, lo è la mousse al cioccolato, lo sono gli snacks di casa Kellog’s e quelli della Ferrero e persino la pasta di Barilla. Ora lo sono pure i caffè di Stabucks.

Pit stop al bancone della sirena a due code prima della palestra. Il lancio delle Protein Cold Foams e dei Protein Lattes firmati dal colosso a stelle e strisce è previsto per il 29 di settembre: stando alle norme operative le prime contengono 15 grammi di proteine per prodotto, mentre il secondo dai 15 ai 36 per serving.

La reazione del pubblico

starbucks proteine

Le differenze non finiscono qui. Le Foams saranno disponibili ai gusti vaniglia (ehi, anche senza zucchero!), cioccolato, banana, caramello salato e zucchero di canna, e nelle caselle giuste del calendario (quelle del futuro prossimo) anche alla zucca; mentre per i Lattes i gusti disponibili rimangono avvolti nel mistero. Quel che non è affatto misterioso è l’obiettivo dei piani alti di Starbucks.

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Intercettare un trend forte di una evidente fertilità, come accennato in apertura. Mossa legittima e sacrosanta: d’altro canto, è bene ricordare che appena una manciata di mesi fa si parlava apertamente di crisi, e che solamente all’inzio dell’anno in corso l’azienda si è trovata a fare i conti con la più grande ondata di licenziamenti della sua storia. Ma non divaghiamo. 

Sulla vetrina dei social il dibattito è acceso come non mai. C’è chi si dice entusiasta, com’è ovvio: “Starbucks trova sempre il modo di stare al passo con i tempi”, ha scritto un utente. Altri sono più scettici, e agitano il pugno in aria con fare nostalgico: “Per me il caffè deve sapere di caffè, non di esperimento scientifico!”. Ma i fronti della discussione non si esauriscono qui.

C’è il brutalmente onesto, ad esempio: “30 grammi di proteine… Insieme a 300 grammi di zucchero?”; o ancora chi professa un più sobrio interesse scientifico: “Non vedo l’ora di provarli. Non per il gusto, però: sono curioso di provare la loro consistenza e scoprire la chimica del prodotto”. Metti un po’ il braccio così…