Pollo fritto e pinte di birra – KFC ha recentemente annunciato il lancio del The Colonel’s Arms, un pub che si rifà alla iconica tradizione inglese aperto in occasione dell’inizio della Coppa del Mondo di calcio, che per l’appunto prenderà il via il 20 di novembre. D’altronde, non sarebbe un vero pub se non si parlasse e non si guardasse un buon game of footy, e naturalmente l’inizio dei Mondiali durante la stagione invernale rappresenta una occasione si affari decisamente ghiotta.
Pollo, birra e calcio

Pare infatti che l’intero apparato comunicativo che ha accompagnato il lancio del pub sia stato incentrato su di – e qui citiamo direttamente – “una esperienza di visione del calcio senza eguali, lontano dal gelo invernale”. Il resto della formula, come abbiamo anticipato in apertura, è quella iconica che più o meno abbiamo tutti ben in mente del tradizionale pub all’inglese: cibo, birra e – si spera – convivialità.
Interessante notare, per di più, che stando a quanto lasciato trapelare lo stabilimento sarà aperto in esclusiva per una sola settimana, tra il 25 di novembre e il primo di dicembre; con tanto di biglietti in prevendita da acquistare prima che il pub apra definitivamente i battenti in quel di Londra, presso la Fulham Palace Road. Ma attenzione, perché a quanto pare il Colonnello di KFC ha avuto un pensiero di riguardo anche per chi, per un qualsiasi motivo, non avrà modo di visitare il pub di persona: ci stiamo riferendo al Colonel’s Arms Bar Kit, acquistabile in tutto il Regno Unito a partire dal 25 novembre e contenente un un bicchiere da pinta in edizione limitata, due sottobicchieri, un apribottiglie e un tappetino da bar.
Che c’è, pensate che l’idea di pub tradizionale inglese cozzi un pochino (forse un po’ tanto) con un marchio di fast food a stelle e strisce? Beh, ma potremmo considerare anche questa ( apparente?) discrepanza come parte del simpatico pacchetto dei Mondiali in Qatar: un Campionato del Mondo in inverno, d’altro canto, è un ossimoro al pari di un fast food americano in un pub britannico.
I Mondiali in Qatar: critiche e anti-sponsor

L’organizzazione della Coppa del Mondo in Qatar ha portato con sé un ampio ventaglio di controversie: da quelle che potremmo bonariamente definire più leggere, come il divieto di consumare birra (o altri alcolici, beninteso) durante le partite; fino a quelle con uno sfondo decisamente più cupo e inquietante come le numerose violazioni di diritti umani o le posizioni prettamente omofobe del Paese ospite. Alcuni brand, come l’inglese BrewDog, si sono opposti pubblicamente arrivando anche ad autoproclamarsi anti-sponsor, anche se a dire il vero non è tutto oro quel che luccica.