Siccità, a Verona scattano le limitazioni all’uso dell’acqua potabile

Verona si muove per affrontare l'emergenza siccità: l'uso dell'acqua potabile sarà limitato a fini domestici e per la pulizia personale.

Siccità, a Verona scattano le limitazioni all’uso dell’acqua potabile

La siccità continua a stritolare campi e città del Nord Italia, e in diversi comuni si corre ai ripari: per esempio a Castenaso, in provincia di Bologna, il sindaco ha vietato il secondo lavaggio dal parrucchiere per risparmiare acqua, mentre a Milano è scattata un’ordinanza che vieta ai cittadini di innaffiare il giardino, riempire la piscina o pulire l’auto. Anche Verona ha dovuto ricorrere a misure straordinarie per difendersi dall’emergenza idrica: il neo sindaco, Damiano Tommasi, ha infatti deciso di limitare l’uso dell’acqua potabile ai fini domestici, per la pulizia personale e per l’igiene.

acqua

L’ordinanza in questione rimarrà in vigore (almeno) fino al 31 agosto, e come potrete aver intuito vieta di fatto di utilizzare acqua potabile proveniente da una qualsiasi fonte idrica per irrigare orti, giardini e campi sportivi, lavare automobili (esclusi, chiaramente, gli impianti e le attività commerciali autorizzate), riempire piscine e qualsiasi altra attività che non sia strettamente connessa al fabbisogno umano. Si tratta, in altre parole, di un’ordinanza che potrebbe essere interpretata come parziale traduzione in realtà dell’ipotesi lanciata la settimana scorsa dal capo della Protezione Civile, che per l’appunto aveva parlato di un possibile razionamento diurno dell’acqua.

“L’eventuale utilizzo per gli scopi sopra descritti e vietati, seppur sconsigliato, può avvenire soltanto dalle ore 21 alle 6” si legge in una nota redatta dallo stesso Comune di Verona. “Per i trasgressori sono previste sanzioni fino a 500 euro”.