Non solo tagli produttivi in agricoltura e allevamento: nel corso degli ultimi mesi la morsa della siccità ha riportato alla luce artefatti sepolti o dimenticati sotto la mole dei corsi d’acqua europei, restituendo alla luce residui di storia che – in alcuni casi – avremmo volentieri fatto a meno di ricordare. Rientrano in questa categoria, ad esempio, i relitti di alcune navi tedesche impiegate nella Seconda Guerra Mondiale, affiorate dalle acque del Danubio come rigidi scheletri di acciaio; o le solenni e inquietanti Pietre della Fame emerse dal fiume Elba. Ebbene, l’ultimo caso di ritrovamenti dal passato non riguarda uno dei grandi fiumi del Vecchio Continente, ma un piccolo lago in provincia di Torino – il lago Borgarino nel comune di San Gillio, a essere precisi – dove è spuntato un vecchio ordigno risalente ai tempi della Seconda Guerra Mondiale.

Decisamente più pericoloso e infinitamente meno romantico dei ritrovamenti elencati poco fa, la presenza della bomba è prontamente stata segnalata agli agenti delle forze dell’ordine, che si sono attivati per mettere l’intera area in sicurezza in attesa dei colleghi artificieri che l’avrebbero fatta brillare. Fortunatamente, trattandosi di un lago in aperta campagna, ben lontano dal passaggio delle macchine o dai centri abitati, i militari non hanno dovuto imporre limitazioni alla viabilità e le operazioni dovrebbero svolgersi in totale sicurezza.
Fonte: Torino Today