Stati Uniti: il CDC consiglia l’uso delle mascherine al chiuso anche per i vaccinati

Dietro front negli Stati Uniti: il CDC consiglia l'uso delle mascherine al chiuso anche per i vaccinati. E Biden valuta l'obbligo vaccinale per alcune categorie di lavoratori.

Stati Uniti: il CDC consiglia l’uso delle mascherine al chiuso anche per i vaccinati

Anche gli Stati Uniti fanno dietro front per quanto riguarda i dispositivi di protezione individuali: il CDC adesso consiglia l’uso delle mascherine al chiuso anche per i vaccinati.

Il Centers for Disease Control and Prevention si riferisce soprattutto alle aree ad alto rischio di contagio da Coronavirus. Secondo quanto rivelato dal CDC, alcuni vaccinati se contagiati dalla variante Delta potrebbero comunque diffondere il virus.

Secondo quanto riferito anche dal New York Times solamente un paio di mesi fa gli USA avevano dichiarato l’esatto opposto. Se ricordate, a maggio le mascherine erano diventate facoltative per i clienti vaccinati che accedevano a bar, ristoranti e locali come Starbucks, mentre a luglio, a causa dell’aumento dei contagi, ecco che in alcune zone degli USA era stato ripristinato l’obbligo delle mascherine al chiuso in ristoranti e bar, come accaduto a Los Angeles.

Solo che adesso negli Stati Uniti si sta valutando l’ipotesi di reintegrare l’obbligo di mascherina al chiuso anche per i vaccinati a causa del fatto che la variante Delta può contagiare più vaccinati rispetto a quanto previsto inizialmente.

Secondo uno studio pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences, negli USA il numero di casi di Coronavirus potrebbe essere sottostimato fino al 60%: il numero dei casi riportati, infatti, è solo una minima parte del numero totale di infezioni reali. Sscondo i dati rilevati, sono 65 milioni gli americani che potrebbero essere stati infettati, contro i 33 milioni citati dai dati ufficiali.

Questa sottostima delle reali infezioni dipende sia dalla gravità della pandemia che dalla quantità di test fatti nei singoli stati: essendo limitato il numero di test fatti, ecco che è possibile che la maggior parte delle infezioni, soprattutto quelle asintomatiche, non venga rilevata.