Tokyo, alcune mense scolastiche sostituiscono la frutta fresca con della gelatina

Gli aumenti ai prezzi dei beni alimentari hanno costretto alcune delle mense scolastiche di Tokyo a rivedere i propri menu.

Tokyo, alcune mense scolastiche sostituiscono la frutta fresca con della gelatina

Le tensioni sui prezzi dei beni alimentari hanno raggiunto anche il Giappone, che di fatto è anche alle prese con numerose difficoltà inerenti alle catene di approvvigionamento di diversi prodotti. Le conseguenze, oltre che negli scaffali dei supermercati, si possono notare anche a livello macroscopico nella qualità della vita di tutti i giorni: in alcune scuole di Tokyo, ad esempio, le aziende che si occupano delle mense si sono trovati a dover mediare tra costi sempre più alti e la volontà di non scaricare sulle famiglie dei rincari troppo eccessivi; finendo per modificare gli stessi menu in modo che rimanessero nel budget. È il caso anche di Kazumi Sato, una nutrizionista di una scuola media nella parte orientale della capitale giapponese, che nel corso di un’intervista rilasciata a Reuters ha raccontato di aver sostituito la frutta fresca – ora particolarmente costosa – con della gelatina.

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“Non voglio deludere i bambini con quello che potrebbero ritenere un pasto triste” ha spiegato, ma allo stesso tempo è stato necessario scendere a compromessi per evitare che le famiglie rimanessero travolte dai rincari sopracitati. Negli ultimi tempi, infatti, il tasso di inflazione in Giappone ha preso a crescere – un avvenimento relativamente raro, considerando che storicamente il Paese del Sol Levante non ha mai dovuto affrontare aumenti dei prezzi in questa misura -, determinando un notevole incremento del costo della vita. Per darvi un’idea, una lattina da 18 litri di olio da cucina costa quasi 13 dollari in più rispetto a un anno fa, mentre il prezzo delle cipolle è letteralmente raddoppiato.