Usa: McDonald’s, Starbucks e KFC spendono milioni per evitare gli aumenti ai dipendenti

Negli USA i grandi colossi del fast food come McDonald's, Starbucks e KFC stanno spendendo milioni di dollari per evitare una legge che concederebbe aumenti di stipendio ai dipendenti.

Usa: McDonald’s, Starbucks e KFC spendono milioni per evitare gli aumenti ai dipendenti

Pare che negli USA le grandi aziende del settore del fast food come McDonald’s, Starbucks e KFC (ma anche Chipotle, Chick-fil-A e In-N-Out Burger) stiano spendendo milioni di dollari per evitare che passi una legge che aumenterebbe gli stipendi dei dipendenti.

Negli USA McDonald’s non vuole aumentare gli stipendi dei lavoratori?

starbucks

Tutto succede in California. Qui lo scorso anno il governatore Gavin Newsom ha firmato il Fast Act, norma che sarebbe dovuta entrare in vigore a partire dal 1 gennaio. Solo che martedì scorso il segretario dello stato ha annunciato che una petizione nata per bloccare l’attuazione della legge aveva ottenuto abbastanza firme da essere trasformata in un referendum che nel 2024 dovrebbe decidere del destino di tale legge.

La legge era unica nel suo genere negli Stati Uniti e prevedeva di autorizzare la formazione di un Fast Food Council di dieci membri formato da rappresentati dei lavoratori, datori di lavoro ed esponenti del governo. Lo scopo sarebbe stato quello di supervisionare gli standard per i lavoratori dell’industria dei fast food.

Tale consiglio avrebbe avuto l’autorità, infatti, di stabilire standard minimi per i salari dei lavoratori del settore, nonché standard relativi alla salute e alla sicurezza e le politiche sui permessi.

McDonald’s e Starbucks vogliono abrogare la legge sul salario minimo: i dipendenti insorgono McDonald’s e Starbucks vogliono abrogare la legge sul salario minimo: i dipendenti insorgono

Il consiglio voleva aumentare il salario minimo dei lavoratori del settore dei fast food fino a 22 dollari l’ora, con aumenti annui in base all’inflazione.

Solo che i grandi colossi del settore non hanno apprezzato troppo questa norma e da lì ecco che catene come McDonald’s, Starbucks e KFC hanno finanziato la coalizione Save Local Restaurants con 1 milione di dollari ciascuno: tale coalizione si oppone all’attuazione di questa legge.

Il fatto è che negli USA il diritto al lavoro è strutturato intorno a sindacati che si organizzano per i singoli negozi o stabilimenti, cosa che rende difficile organizzare i lavoratori nelle catene più grosse. Con questa legge, la California si avvicinerebbe alla contrattazione collettiva settoriale in cui lavoratori e datori di lavoro negoziano salari e standard lavorativi non per un singolo negozio, ma per un intero settore.

Secondo i detrattori di tale legge, però, una norma simile avrebbe effetti dannosi. Aumentare i salari dei dipendenti vorrebbe dire o aumentare i prezzi ai clienti o licenziare i lavoratori. Secondo i dati degli economisti della UC Riverside, aumentare del 20% la retribuzione dei lavoratori del settore della ristorazione, vorrebbe dire aumentare i prezzi dei menu del 7%. Se la retribuzione dei dipendenssi aumentasse del 60%, ecco che i prezzi dei menu aumenterebbero del 22%.

La coalizione Save Local Restaurants sostiene che questa legge finirebbe col creare una tassa sul cibo per i consumatori, uccidendo i posti di lavoro.