Federico Guardascione a Napoli, recensione: una grande pizza (anche gluten free)

Recensione di Federico Guardascione - Il colmo del pizzaiuolo - a Napoli, pizzeria del Vomero. Il menu, i prezzi, i pro e i contro, le nostre opinioni.

Federico Guardascione a Napoli, recensione: una grande pizza (anche gluten free)

Il colmo per un pizzaiolo, ce lo insegnavano già alle elementari, è sposare una Margherita. Se non siete bambini anni ’80 – beati voi! – forse non vi sarà saltato subito alla mente. Ora che lo sapete, immagino siate agghiacciati quanto me: esistono esseri  umani impavidi a tal punto da aver pensato che usare come nome per un locale questo calembour fosse un’idea arguta! Ma sapete qual è il paradosso, se non proprio il colmo, più grande? Federico Guardascione è ben più del suo nome e la sua pizzeria napoletana, in quel del Vomero, merita la nostra attenzione.

Ambiente, servizio e menu

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Ambiente dal buon colpo d’occhio, arioso e diviso in più spazi, costellati di tanti piccoli gradini. Molti coperti,  con tavoli ben distanziati. Ottima attenzione alla pulizia, circostanza sempre molto positiva. Unico appunto: i tavoli da due sono un po’ angusti.

Servizio molto cortese, diviso tra personale giovane e smart e glorie attempate, forse più contemplative ma molto accoglienti. Le domande sul considerevole menu sono tutte evase in fretta, senza incertezze.

Situazione decibel preoccupante, non ai limiti della nevralgia uso Ciarly: questa volta, siamo stati un po’ sfortunati noi, a pochi metri da un bel tavolo di maturandi, con tanto di professori inermi.

Il menu  è imponente e sottolinea, la possibilità che tutto (antipasti, pizze, dolci) sia realizzabile anche senza glutine. Negli antipasti, Non solo Fritti di nome e di fatto, troviamo anche parmigiana e un tagliere che ricorda da vicino quello di Ciro Cascella 3.0: sorpresa la società è la stessa! O, almeno, tanto confessa uno dei più giovani camerieri, con aria un po’ complottarda. I prezzi dei fritti sono aggredibili (dai 2/2,50€ dei pezzi singoli, agli 8 del fritto misto); più problematico il tagliere per due a 24€, con altalenati menzioni sui prodotti. Che la compagine societaria possa essere la stessa di Cascella lo conferma l’amore per la carta delle insalate, tutte tra gli 8 e i 9 €. Chissà quanto grandi siano: anche qui mai vista ordinare una! Scelta delle pizze esuberante, range di prezzi dal ragionevolissimo (5 e 6,50 € per marinara e margherita) all’arrogante richiesta di 16€ per la Black Angus (Ancora tu, ma non dovevamo  non vederci più?) con l’omonimo carpaccio e l’immancabile insensatezza.

Tutte le pizze con l’aggiunta di 1€ diventano senza glutine, alcune con l’aggiunta di 2€ possono essere realizzate nel rutiello, piccolo contenitore rotondo unto di lardo, per chi non ha detto no al colesterolo, e non esclude qualche by pass dal suo orizzonte concettuale!

I fritti e le pizze di Guardascione

Fritti non esaltanti. Il misto, in particolare, ha pezzi piccoli buonini, patatine fritte che non ci aspettavamo, con salsine che fanno venire il dubbio di essere realizzate a partire quantomeno da basi industriali. Non è che siano spiacevoli, quanto piuttosto che diano l’impressione da pub: che sia il fantasma dell’esercizio commerciale precedentemente presente per  anni  in questi locali?

Non indimenticabile anche la frittatina tartufo e salsiccia: il bucatino appena scotto, la pastella non del tutto appagante; perfino il sentore di tartufo poco incisivo. La beffa? Ne abbiamo dovute ordinare due per aver inavvertitamente innaffiato la prima con il nostro calice.

Ecco le vere protagoniste delle serata: il rutiello di Margherita Special (9€); una Peperoncina (10 €) e la versione gluten free della Pizza Sud (10 €)

Il rutiello di margherita pimpata con  pomodori del piennolo a pacchetelle e parmigiano reggiano è piacevole nel topping (in cui però l’EVO è già eccedente), il disco risulta troppo untuoso: la sensazione finale al palato è ricchissima, ai limiti del ridondante. Buona la consistenza, data dalla specifica modalità di cottura: fragrante e morbida all’interno.

Sorprendente la Pizza Sud gluten free: al gusto quasi non si avverte che abbia impasto non tradizionale, la tradisce solo il colorito palliduccio. Notevolissima. Sottolineiamo che non ci hanno portato posate a parte. Si può supporre che avendoci visto mangiare anche nostra nonna avvolta nelle spighe, abbiano ritenuto che non fossimo propriamente intolleranti al glutine.

Da provare la Peperoncina: topping estivo e più che napoletano; l’impasto, qui alla sua prova nella cottura convenzionale e con farine “regolari”, risulta consistente e gradevole al  morso e alla masticazione, giustamente elastico, con bei cornicioni e ben cotto. E bravo a Guardascione!

Beverage, dolci, accessibilità e conto

Via la mola, via il dolore: accessibilità canaglia che ti prende proprio quando non vuoi. Nulla, neit, zero!

Beverage, ben costruito che ricalca molto da vicino quello del plurimenzionato Ciro Cascella, se l’insider trading del cameriere sulla compagine societaria fosse falsa, siamo ai limiti del plagio. Carina la possibilità di più calci di vino e di una bolla campana, tutti tra i 5 e i 6 €. Birre industrialissime alla spina, Mastri Birrai Umbri in bottiglia. Imponente carta dei distillati, non proprio d’essai, né money grabber come quella del colendissimo Ciro Oliva, potremmo dire ultracommerciale. Meno referenze, più sostanza. Prezzi garbatissimi.

Sorpresa delle sorprese: la proverbiale sposa Margherita, altri non è che I Dolci di Marghe, già provati indovinate dove? Tutti in coro: da Ciro Cascella! Qui la lista è più nutrita. La fetta al latte (5€) molto simpatica, viene da chiedersi perché la pasticceria oggigiorno sia Ferrero dipendente, ma non troveremo adesso una risposta. Non ora, non qui.

Conto gentile: 68 €  e la nonna dal glutine la scrolliamo noi! Un calice di vino, una bottiglia di birra e la doppia frittatina hanno fatto salire leggermente quello che altrimenti sarebbe un conto (un preconto a volerla dire tutta), più che ragionevole.

Opinione

pizzerie

Federico Guardascione propone, in un contesto piacevole e pulitissimo, una scelta fin troppo vasta di pizze. Le diverse cotture e la presenza di un laboratorio (non solo di un forno) dedicato al gluten free sono molto apprezzabili. Focalizzarsi maggiormente su di un menu più concentrato potrebbe portare ad ottimi risultati. Bella scelta di vini anche al calice. Birre da migliorare, distillati da ripensare. Servizio cortese e accogliente, ma perché non accogliere anche chi ha difficoltà motorie?

PRO

  • ottimo menu senza glutine ampio e ben realizzato
  • buona pizza senza glutine
  • materie prime attente
  • prezzi più che in linea per la buona qualità dei prodotti selezionati
  • servizio cortese e rapido
  • dolci di Margherita sempre piacevoli e visivamente apprezzabili
  • carta dei vini carina e con buoni ricarichi e tre opzioni al calice

CONTRO

  • menu sovrabbondante da metter maggiormente a fuoco
  • rutiello da controllare meglio nell'eccesso di elementi grassi al palato
  • accessibilità da incubo
  • pannelli fonoassorbenti consigliati
  • scelta di birre ala spina e artigianali da implementare sicuramente
VOTO DISSAPORE: 8 / 10
Voto utenti
Federico Guardascione - Il colmo del pizzaiuolo -
Federico Guardascione - Il colmo del pizzaiuolo -
Federico Guardascione ' Il colmo del pizzaiuolo ', Via Santa Maria della Libera, Napoli, NA, Italia
Opzioni Senza glutine