Grazie Roma. Della tassa di soggiorno e dei ristoranti senza libro delle ricevute

Caro Comune di Roma, ti ho appena espresso il mio amore accorpando 3 euro al già cospicuo conto pagato in un albergo del centro. Sai, l’amabile tassa di soggiorno che hai condannato noi turisti a versarti dal 2011. Ora, capisco che amare è avvalersi della facoltà di non corrispondere, ma cortesemente, potresti controllare che la città cui malvolentieri contribuisco non finisca in prima pagina per bluff in disuso anche tra gli urangutan del Borneo?

“Una serata in un ristorante di Roma, in centro, a due passi da Castel Sant’Angelo: un posto tranquillo, senza pretese ma ideale per una serata informale tra amici, nove in tutto. La cena non è certo luculliana, un antipasto per 9, un assaggio di primo e per secondo la specialità della casa: tagliata di manzo. Tutto sembra procedere per il meglio e la serata è stata piacevole, fino a quando il cameriere non ha presentato, A VOCE, il conto”.

572 euro, 63 a testa, neanche avessero mangiato tartufo.

La cena consumata dai 9, le porzioni normali delle portate e il posto decisamente informale non spiegano infatti il conto salatissimo. Ma le sorprese non finiscono qui. Ecco il racconto di un commensale.

“Alla nostra richiesta di emettere uno scontrino o una ricevuta con le voci delle spese il ristorante si è rifiutato, adducendo scuse poco credibili come quella DI NON AVERE IL LIBRO DELLE RICEVUTE. Un fatto gravissimo, questo di non voler presentare uno scontrino, che riprova la malafede del ristoratore”.

Caro Comune di Roma, non voglio dire che tutti i ristoratori sono disonesti, ovviamente, ma devo ricordarti io che nell’immaginario collettivo, qualunque cosa queste parole significhino, la città resta quella del Passetto e del conto da 695 euro inflitto alla coppietta giapponese? Te lo devo ricordare io che il confine tra essere un Comune ed essere una barzelletta è sottile e molto scivoloso?

P.S. Estrema gratitudine al lettore di buona volontà che ci aiuta a identificare il ristorante “a due passi da Castel Sant’Angelo”.

[Crediti | Link: Paese Sera, Dissapore. Immagine: ViaggiNews]