La separazione tra Andrea Berton e il ristorante Trussardi alla Scala: il no comment alimenta i pettegolezzi

La realtà è costantemente più interessante di qualunque fiction. Provateci voi a scrivere storie più fantasiose della (presunta) verità sulla separazione tra Andrea Berton e il ristorante Trussardi alla Scala di Milano. Che, secondo voci accreditate, sarebbe diversa da quella finora raccontata. Lo chef raggiunto al telefono non conferma trincerandosi dietro un comprensibile “non posso dire nulla”. Dal ristorante negano addirittura la separazione, non escludendo tuttavia comunicazioni ufficiali a breve.

E le “voci accreditate” cosa dicono?

Che il dirigente Andrea Berton sarebbe stato licenziato, dopo una sospensione iniziale di 15 giorni, a causa di una consulenza esterna sconosciuta alla proprietà. E rimpiazzato dai fratelli Cerea, proprietari del ristorante Da Vittorio di Brusaporto (BG), il cui subentro in affitto d’azienda rafforzerebbe l’indotto del catering, attività importante per il locale griffato. Scelta peraltro già approvata, ma qui sconfiniamo nella fantaristorazione, dalla Guida Michelin, disposta a confermare le due stelle al ristorante.

Come ricordato, al momento niente di tutto ciò è confermato o smentito dalle due parti, trincerate dietro un surreale no-comment il cui primo effetto collaterale è alimentare i pettegolezzi. Situazione deprimente per qualsivoglia raccontatore di storie.

[Crediti | Link: Dissapore, immagine: Toscana Gourmet]