Dario Bressanini è la mia stella polare, per tutto il resto c’è Dissapore

Hey, con chi credete di parlare? Appoggio Dario Bressanini dal 2007, e se lo ritenevo uno snodo fondamentale per capire il rampante rapporto tra scienza e cucina, mica era per soddisfare un capriccio istantaneo. Di più, Bressanini ha dato ampiamente anche qui, su Dissapore, mandando in frantumi con i suoi commenti parecchi falsi miti di quel rapporto. Per cui, rivolgersi a lui scrivendo: “tu e i tuoi amici scienziati al servizio delle multinazionali”, come ha fatto giovedì scorso l’editor Antonio Tomacelli, è stato un abuso di foga polemica del quale ci scusiamo con Dario e con i lettori.

Detto questo, però, permettete, non si può alzare il vessillo dell’intoccabilità ogni qualvolta uno ha un’opinione diversa. Non si fa chiarezza su un tema piuttosto illegibile tipo gli Ogm seguendo una stella polare. Anzi, se posso permettermi, il consenso bulgaro soffoca Dario, lo rende antipatico (così come l’antipatico Tomacelli aiuterà a vendere il suo libro”Pane e bugie” più di 5 recensioni adoranti).

A chi ci accusa di cercare la polemica senza se e senza ma, cosa rispondo? Mi verrebbe da dire: “evvai che ricomincia la rumba”. Per favore, basta banalità, siamo umani mica reality. Per giunta blogger, istintivamente portati a condividere, pure le incazzature. Oversharing, lo chiamano gli americani. Non vogliamo essere diversi da come siamo nella vita vera, magari rudi ma genuini. Mi sembra un atteggiamento apprezzabile, vorrei che gli altri facessero altrettanto con me. O ci preferite controllati come mummie? No perché io di mummie dell’informazione ne avrei abbastanza.

Per questo, più tardi, Antonio Tomacelli tornerà su Ogm e biologico, in un confronto che spero possa includere anche Dario.