Cenone di Capodanno: cosa fare con gli avanzi

Avanzi del cenone di Capodanno 2016: idee e ricette anti-spreco per riciclare tutti gli avanzi

Roast beed avanzi Capodanno

Avete presente la malinconia che prende quando, finito il Veglione, la musica si spegne, si accendono le luci, si salutano gli ospiti e si termina la serata a raccogliere bicchieri sporchi, stelle filanti e trombette accartocciate?

Nulla rispetto alla tristezza che proverete il 1° gennaio (e successivi) alle prese con gli avanzi di Capodanno (agli avanzi del pranzo di Natale avevamo pensato un anno fa) .

Piatti coperti da alluminio su cui qualcuno ha radunato, a vostra insaputa, il salmone affumicato con le fettine di lardo, quelle di salame e due carciofini sott’olio. Ciotole sigillate da pellicola con una cucchiaiata di insalata russa, una di crema di cannellini e qualche oliva che passava di lì. Contenitori con il culino dell’arrosto e due mazzancolle solitarie.

Scoprire i recipienti, scaldare lo scaldabile al microonde e rimettere tutto in tavola tal quale la sera dopo è piuttosto deprimente.

Dare nuova vita ai rimasugli del Cenone è una sfida creativa che è possibile vincere. Senza per forza chiamarsi Lisa Casali.

Spume e pâtè

Tramezzino con patè

A base di panna e burro, nonché carne e pesce, sono fra le preparazioni più delicate che vanno fatte fuori quanto prima per non iniziare l’anno nuovo con la pancia in subbuglio.

Il posto ideale in cui smaltirle sono i tramezzini: la sofficità del pane in cassetta sposa la morbidezza di mousse e compagnia regalando spuntini deliziosi.

Abbinamenti da provare: pane ai cereali, pâtè di fegato, mortadella e frutti di mostarda a fettine sottili; pane integrale, spuma di prosciutto, pomodorini secchi e rucola; pane bianco, mousse di salmone, rondelle di cipollotto, germogli freschi e tanto pepe.

Pesce, frutti di mare & co.

risotto al pesce

Sauté di vongole e cozze, gratin di gamberi e scampi, aragoste e astici lessati: se vi sono avanzate queste delizie, sgusciate tutto, sminuzzate le code dei crostacei più grossi e tenete da parte.

Riunite gusci, teste e simili in un ampio tegame caldo con olio extravergine, sedano, carota e cipolla a tocchi. Fate tostare a fiamma alta finché le verdure sono ben rosolate, gettate una manciata di cubetti di ghiaccio e, quando sono sciolti, sfumate con spumante (se ne è avanzato, altrimenti vino bianco).

Non aggiungete sale e fate restringere questo fumetto a fuoco medio. Se volete, potete colorarlo con una punta di concentrato di pomodoro.

Filtrate, rimettete in pentola il sughetto e intanto lessate linguine o vermicelli.

A metà cottura, versateli nel tegame e tirateli aggiungendo poco per volta tanta acqua della pasta quanta ne serve per ottenere un condimento cremoso.

Pochi istanti prima di spegnere unite molluschi e polpa, solo il tempo di scaldarli. Una spolverata di prezzemolo, erba cipollina o quel che più vi aggrada completa questa elegante pasta di recupero.

Vi sono avanzate delle ostriche? Ma davvero? Fatele all’americana, impanate o pastellate e fritte pochi istanti. Servitele con una salsa piccante e, se vi piace, leggermente dolce preparata mescolando salsa di soia, una punta di aceto di mele o di riso, un filo di miele (facoltativo) e la nota piccante di qualche goccia di Tabasco o una presa di peperoncino in polvere.

Capitolo pesce: al forno, al sale, lessato, anche questo può finire in un sugo per la pasta. Preparate il fondo con teste e lische, eliminatele, unite pomodoro a pezzettoni o passata e, verso fine cottura, la polpa del pesce. Voilà.

Non avete finito il salmone? Che fosse fresco e bollito, oppure affumicato, spezzettatelo e aggiungetelo (senza cuocerlo) a un fondo di burro fuso e porro a rondelle sottili, ottimo per mantecare un risotto bianco cucinato con brodo vegetale o di pesce.

Carni & salumi

Tramezzino al roastbeef

Anche in questo caso, come per spume e simili, viene in aiuto il pane. In cui può finire ogni genere di salume, dal salame alla coppa, ma anche le carni cotte.

Affettate il roast beef sottile e imbottite un ricco sandwich con abbondante senape, cetriolini a lamelle, lattuga, fettine sottili di grana a scaglie.

Sminuzzate il filetto di maiale o qualunque altro arrosto, ripassate gli sfilacci in padella con poco olio, un filo del loro sugo o di brodo, salse a piacere (dalla soia al ketchup) e spezie (ottima la paprica) e farcite con questo mix bun da hamburger, francesini o altri panini ricchi di mollica, che si impregnerà del sughetto.

Tocco verde, spinacini novelli o verza cruda a julienne, ma anche biete o altre verdure cotte.

Capitolo cotechino/zampone. Se volete gustarli così come sono, riscaldate le fette stese sulle lenticchie superstiti (se ci sono) oppure a vapore, il modo migliore per evitare di accentuare i grassi e concentrare la sapidità.

Altrimenti, tagliateli a dadini e usateli per il ragù più laido che possiate immaginare (attenzione agli altri condimenti, il cotechino sarà già abbastanza unto, salato e pepato), con cui condire una tagliatella o una polenta.

Dolci & frutta secca

panettobe con burro

Panettoni e pandori in genere si riciclano in tiramisù e zuppe inglesi ma, secondo me, il massimo si raggiunge con la semplicità: tagliateli a fette spesse, scaldateli nella tostiera, spalmateli con un velo di burro e cospargeteli di zucchero a velo.

O, meglio ancora, friggeteli proprio nel burro, stile french toast, e accompagnateli con confetture di frutti rossi o albicocche. Colazione da campioni.

La frutta secca a guscio si riutilizza facilmente nelle salse: da quella di noci per pansotti o ravioli di magro a quella di arachidi per il pad thai o altre ricette di ispirazione orientale.

Abbinamento super per una spaghettata da urlo: mandorle ridotte in granella grossolana, bottarga grattugiata e olio profumato scaldandolo con qualche foglia di salvia e uno spicchietto d’aglio.

La frutta morbida, come prugne, datteri, albicocche, può suggerirvi stufati in stile mediorientale: aggiungetela, a tocchi, a bocconcini di vitello, agnello, manzo o pollo cotti in umido con cipolla, pomodoro, erbe e spezie, come origano e cumino. Servite con cous cous o riso bianco.

E non fate come me: quando inventate una ricetta con gli avanzi, buttatevi giù due appunti, o una nota sullo smartphone.

Potrebbe succedervi che venga buonissima e che, l’anno prossimo, non vi ricordiate più com’era quella cosa che avevate fatto con gli amabili resti del Capodanno 2016.

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