I filetti di merluzzo in padella sono un secondo piatto leggero, molto adatto anche ai bambini; il merluzzo infatti è tra i pesci meno grassi e più digeribili, oltre ad avere una carne soda quasi totalmente priva di spine.
L’unico problema del merluzzo è che, anche quando è fresco, tende un po’ a sfaldarsi in cottura, ragion per cui, se non ve la sentite di rischiare, vi consigliamo di tagliare i filetti a pezzi non più lunghi di 10 cm, in modo da poterli girare più agevolmente in padella con una spatola. Un altro modo per far si che non si sfaldino è rigirarli dopo che sono ben rosolati da un lato, lasciateli per 5 o 7 minuti e poi provate, delicatamente, con una spatola. In generale i filetti surgelati tendono a sfaldarsi meno rispetto a quelli freschi.
Per rendere la consistenza del merluzzo più interessante, vi consigliamo questa panatura a base di farina di frumento e farina di mais: la farina di frumento, a contatto con l’umidità diventa collosa, e si attacca bene alla polpa, la farina di mais invece, durante la rosolatura, diventa croccante e dorata. Bisogna però fare attenzione al momento in cui si aggiunge il limone, che va sfumato velocemente, e poi il pesce va servito subito per non bagnare la panatura, e rischiare che si stacchi. Inoltre il limone, una volta scaldato in padella, diventerebbe amaro.
Forse non tutti sanno che il merluzzo è un nome generico che indica molti pesci che vivono nei mari freddi, nel Nord Europa ma anche nel Pacifico, nell’Atlantico, e nei mari di Australia e Nuova Zelanda. La specie più comune nell’Oceano Atlantico è il Gadus morhua, che, se essiccato, prende il nome di stoccafisso, poi c’è il merluzzo grigio, che solitamente viene messo sotto sale e prende il nome di “baccalà”.
Merluzzo artico e merluzzo d’Alaska sono appartenenti al genere Gadus. Poi c’è il nasello, il cui nome scientifico è “Merluccius” e anche lui è declinato in moltissime specie, infine il Pollak che ultimamente viene pescato per sopperire alla mancanza di Gadus nei mari, e che viene denominato merluzzo nero o merluzzo giallo. Purtroppo, a causa della pesca eccessiva, questi sono tra i pesci che rischiano di più l’estinzione e andrebbero quindi consumati con moderazione.
Per completare un pranzo di pesce e contenere insieme i costi, preparate un sauté di vongole e cozze e una pasta al nero di seppia.
- Merluzzo filetti 600 g
- Olio di semi 5 Cucchiai
- Farina 00 25 g
- Farina di mais 25 g
- Sale fino
- Pepe nero macinato
- Rosmarino 1 Rametto
- Prezzemolo 1 Mazzetto
- Limone il succo 1
Come preparare i filetti di merluzzo in padella


Pulite i filetti, controllando che non ci siano delle spine, a volte il modo migliore di toglierle è usare una pinzetta. Se i filetti hanno la pelle, toglietela, sollevandola in un angolo con un coltello affilato, e poi strappatela con le mani. Sciacquate il merluzzo e tamponatelo.
Mescolate la farina bianca a quella di mais. Infarinate i filetti e scrollateli leggermente per eliminare l’eccesso di farina.
Scaldate l’olio in una padella antiaderente con il rosmarino. Posate i filetti e fateli dorare prima da una parte poi dall’altra, salando e pepando ogni lato.


Staccate le foglioline dai gambi di prezzemolo, lavatele sotto l’acqua corrente e tamponatele con un canovaccio pulito (potete usare una centrifuga per l’insalata per asciugarle bene). Tritate il prezzemolo al coltello.
Spremete il limone, filtrate il succo per eliminare i semi. Aggiungete sui filetti il prezzemolo e il limone e servite subito, senza scaldare ulteriormente, perché il limone diventerebbe amaro.
Risultato
