Il ragù di soia è un sugo vegetale a base di granulare di soia, ricco e saporito, perfetto come alternativa al classico ragù di carne. La sua consistenza corposa lo rende ideale per condire la pasta fresca, e ovviamente le lasagne.
Il protagonista di questa ricetta è il granulare di soia, ottenuto dai fagioli di soia disidratati e poi estrusi. Si trova facilmente nei negozi biologici o al supermercato e va sempre reidratato in acqua o brodo caldo prima dell’uso, così da acquisire morbidezza e assorbire meglio i sapori.
Per preparare il ragù, si parte dal soffritto di verdure e si aggiunge la soia reidratata. Poi si unisce la passata di pomodoro e si lascia cuocere lentamente fino a ottenere un sugo denso. Potete anche personalizzare la ricetta con erbe aromatiche, spezie, o aggiungendo funghi, piselli e verdure di stagione.
- Soia granulare 150
- Sedano 1 Costa
- Carota 1
- Cipolla 1
- Brodo vegetale caldo 500 ml
- Pomodori passata 400 ml
- Olio extravergine di oliva 6 Cucchiai
- Sale fino
- Pepe nero macinato
- Alloro 1 Foglia
- Timo 1 Rametto
Come fare il ragù di soia



Mettete il granulare di soia nella ciotola di brodo bollente e lasciate riposare 20 minuti.
Nel frattempo, sbucciate la carota e la cipolla e togliete gli eventuali filamenti al sedano. Tritate tutto abbastanza finemente.
Rosolate le verdure in una pentola dal fondo spesso, facendo in modo che si ammorbidiscano senza bruciare. Tenete la fiamma al minimo e mescolate frequentemente. Salate e pepate.


Scolate e strizzate il granulare di soia dal brodo e aggiungetelo alla padella con il soffritto. Rosolate leggermente.
Unite la passata e le erbe aromatiche, regolate di sale e di pepe. Fate sobbollire a fiamma bassa e con il coperchio per circa 40 minuti, aggiungendo un po’ di brodo se il sugo risultasse troppo denso.

Come conservare il ragù di soia
Il ragù di soia si conserva in frigorifero, in un vaso di vetro con il coperchio per tre giorni, e si può semplicemente riscaldare prima di aggiungerlo alla pasta o alle lasagne. Se lo si vuole conservare più a lungo si può congelare, magari usando delle vaschette monoporzione.
Consigli e varianti del ragù di soia
Il ragù di soia è un’ottima base, mima il ragù di carne alla perfezione nell’aspetto, e anche il gusto non si discosta molto. Se volete arricchirlo potete usare dei funghi freschi o secchi o dei piselli. Oppure potete farlo nella versione bianca, omettendo la passata di pomodoro, e cuocendo il ragù con il brodo vegetale.
Le alternative vegetariane e vegane al classico ragù alla bolognese sono molteplici, anche senza usare la soia. Ad esempio si possono preparare un ragù di lenticchie, un ragù di verdure miste o un sugo ai funghi porcini.
Si può sfumare il ragù di soia con il vino?
Il vino, meglio se rosso, aggiunge profondità e un leggero tocco aromatico che arricchisce il sapore del granulare di soia reidratato. Basta aggiungerlo dopo aver fatto insaporire il soffritto con la soia, lasciarlo evaporare e poi proseguire con la cottura lenta del sugo.
Ragù di soia con il Bimby
Nel Bimby iniziate tritando le verdure del soffritto a velocità 5 per pochi secondi, poi raccoglietele sul fondo e fatele rosolare con un filo d’olio a 120°C, velocità 1, modalità antiorario. Aggiungete la soia reidratata e lasciatela insaporire ancora per qualche minuto, quindi sfumate con il vino a 100°C, velocità 1, finché non evapora. Unite la passata di pomodoro, regolate di spezie e aggiungete le erbe e lasciate cuocere a 100°C per circa mezz’ora, velocità cucchiaio, sempre con funzione antiorario.
Errori da evitare nella preparazione
- Non strizzare bene il granulare di soia, che annacquerebbe il sugo e si sfalderebbe in cottura.
- Non usare le erbe aromatiche e il soffritto: sono sapori che aiutano il ragù di soia ad assomigliare di più alla versione originale a base di carne.
- Non cuocere abbastanza al lungo, una lunga cottura a bassa temperatura aiuta la soia a impregnarsi dei sapori.
- Salare troppo: il granulare reidratato nel brodo è già abbastanza saporito.