La polenta concia o uncia, è il primo piatto diventato ormai icona della Valle d’Aosta, un piatto che deriva dalla tradizione contadina, ricco e nutriente, a base di farina di mais cotta nel burro e formaggio; di norma si utilizza la fontina, con cui sembra sia nato proprio il piatto, ma ad oggi, in base a dove viene preparata, questo cambia, diventando un po’ una cartina tornasole della provenienza geografica di chi la prepara. Se, ad esempio, state gustando una polenta con concia con il bitto, allora probabilmente sarete in Valtellina e Val Brembana, se è con il montasio sarete in Friuli, in Veneto invece preferiscono l’Asiago.
Una ricetta semplice, come molte ricette nate per necessità, in cui si dovevano coniugare le materie prime disponibili con il bisogno di resistere alle freddi nottate alpine, ovviamente poi la ricetta è stata riadattata ma senza dubbio non alleggerita.
Oltre a questa versione della polenta concia ne esiste una altrettanto famosa, quella del Santuario di Oropa a Biella, che utilizza la toma di Oropa appunto, il beddo o il maccagno in sostituzione della fontina valdostana.
Questo modo di cucinare la polenta la rende più morbida, quasi della stessa densità di una crema, rispetto alla polenta tradizionale a cui siamo abituati, questa cremosità è dovuta proprio al fatto che la farina di mais viene direttamente cotta nel burro e formaggio anziché nella sola acqua.
INGREDIENTI
- Acqua 1.5 lt
- Farina 375 g
- Sale grosso 1 Cucchiaio
- Fontina 200 g
- Toma 200 g
- Burro 80 g
- Sale
- Pepe
- Prezzemolo
Preparazione
Risultato
