Sacripantina, la ricetta della torta tipica di Genova

La ricetta della torta Sacripantina, la torta tipica genovese, inventata dal pasticcere Preti, che racchiude al suo centro una sorpresa.

Sacripantina, la ricetta della torta tipica di Genova

La Sacripantina è una torta nota nella città di Genova, inventata nella pasticceria Preti e brevettata nel 1975. La pasticceria Preti ottenne così tanto successo che negli anni successivi costruì un’industria dolciaria che fabbricava caramelle e cioccolata e che oggi produce anche grandi lievitati d’occasione, soprattutto panettoni e colombe. A Genova, la rivendita Preti, che ha nel tempo cambiato zona (da Piazza Fossatello a Via XX Settembre) è oggi una di quelle pasticcerie che la gente viene a visitare anche da fuori, proprio per assaggiare la Sacripantina, e il Sacripante, un dolce nato successivamente per rispondere a una variazione del gusto degli avventori, che chiedevano la cioccolata: si tratta di una base di pan di Spagna farcito di crema al cioccolato e ricoperto di cioccolato fondente.

La caratteristica principale della Sacripantina è quella di custodire al suo interno un segreto, un biscotto canestrello, altro dolce tipico genovese, a forma di margherita, che di solito si serve inzuccherato; nella torta invece va aggiunto bagnato con un po’ di marsala e rum, e ricoperto di crema al cioccolato: scovare la sua consistenza croccante in una torta cremosa è sempre una sorpresa. L’altra caratteristica della Sacripantina è quella di essere preparata con il pan di Spagna, un dolce inventato a metà del ‘700, dal pasticcere Giovanni Battista Cabona, al seguito dell’ambasciatore genovese a Madrid, il marchese Domenico Pallavicino. Il pan di Spagna, in francese, si chiama appunto genoise, in onore alla città di Genova.

Il nome Sacripantina, e il successivo Sacripante, deriva dal nome di uno dei personaggi dell’Orlando Innamorato di Boiardo pubblicato incompiuto nel 1483, e successivamente dell’Orlando Furioso, il poema dell’Ariosto pubblicato dal 1516 al 1532, in tre edizioni diverse; l’ultima, quella definitiva, con gli attuali 46 canti. Sacripante è un re saraceno di Circassia, innamorato, come tutti gli eroi del poema, della bella Angelica, che crede gli sia stata sottratta da Orlando mentre lui combatteva in oriente; Sacripante è un fortissimo guerriero e compie diverse prodezze per compiacere l’amata, che tuttavia non lo ricambia. Nella lingua italiana, Sacripante, è diventato sinonimo di smargiasso, e così anche in francese “sacripant”. Probabilmente è da questa accezione che deriva il nome della torta, così complessa e ricca di ingredienti.

Se volete preparare un menu tutto genovese, provate anche a fare il pesto in casa e la focaccia con le cipolle.

Cucina: Italiana
Difficoltà: Facile
Tempo passivo: 120 Minuti
Preparazione: 30 Minuti
Porzioni: 6 Persone
Prezzo: Basso
Calorie: 420 Kcal
Vegetariano
Ingredienti
Per il pan di Spagna
  • Uova 5
  • Farina bianca 80 g
  • Fecola di mais 80 g
  • Zucchero semolato bianco 110 g
Per la farcitura
  • Canestrello 1
  • Latte intero 500 ml
  • Tuorli d'uovo 3
  • Zucchero semolato bianco 2 Cucchiai
  • Fecola di mais 2 Cucchiai
  • Burro 250 g
  • Cacao amaro in polvere 2 Cucchiai
  • Marsala 2 Cucchiai
Per la bagna
  • Acqua 100 ml
  • Marsala 50 ml
  • Rum 50 ml

Come fare la torta sacripantina

1

Preparate il pan di Spagna montando le uova con lo zucchero, meglio se in planetaria o con una frusta elettrica, fino a ottenere un composto bianco e spumoso. A questo punto aggiungete la fecola setacciata e il sale e versate in una teglia tonda da forno ricoperta di carta da forno.

2

Cuocete in forno a 180 gradi statico per 30 minuti; fate la prova stuzzicadenti: se lo stuzzicadenti esce asciutto, sfornate il pan di Spagna, fatelo raffreddare e sformatelo. Poi affettatelo longitudinalmente, in modo da ottenere 4 strati, togliete da ogni strato la crosta perché la torta deve risultare bianca. Non eliminate i ritagli, perché serviranno per decorare la torta.

3

Mettete a bollire il latte per la crema sul fuoco, nel frattempo mescolate in una ciotola i tuorli con lo zucchero e la fecola. Versate su questo composto il latte a filo e mescolate con una frusta, in modo da non formare grumi. A parte sbattete con la frusta il burro con il marsala, fino a che non è diventato di una consistenza simile a una pomata. Mescolate il composto di burro alla crema di latte.

4

Prelevate un terzo della crema e aggiungete il cacao setacciato. Mescolate bene per non formare i grumi: otterrete una crema color cioccolato, liscia e lucida.

5

Unite gli ingredienti per la bagna, poi prendete il primo strato di Pan di Spagna, bagnatelo bene e spalmate un velo di crema al cioccolato e una bianca. Procedete così formando tutti gli strati ma nel secondo strato, al centro, nascondete il canestrello.

6

Terminata la torta ricopritela con i ritagli di Pan di Spagna sbriciolati. Mettete in frigorifero a riposare per almeno due ore, poi servite spolverando tutta la superficie con lo zucchero a velo. Se volete, decorate anche con qualche frutto di bosco fresco (ma questa è una licenza poetica).

Risultato
Sacripantina, la ricetta della torta tipica di Genova

Conservazione

La torta Sacripantina si conserva bene in frigorifero per due giorni; è anche meglio prepararla un giorno in anticipo è addirittura un’ottima idea, perché con il riposo migliora. Meglio invece non congelarla, perché il pan di Spagna si bagnerebbe troppo e le creme cambierebbero la loro consistenza.

Consigli e varianti

La torta Sacripantina dovrebbe essere preparata a forma di cupola, usando come stampo una terrina da insalata, tuttavia molti a Genova la preparano con i quattro strati messi l’uno sopra all’altro.

Se volete semplificare la ricetta comprate il pan di Spagna pronto, e una crema pasticcera già pronta: in questo modo, in meno di mezz’ora otterrete la torta.

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