Vogliamo il panettone salato al supermercato, secondo Motta e Bruno Barbieri

Alla fine, a portare il panettone salato al supermercato sono Motta e Bruno Barbieri: sarà la volta buona?

Vogliamo il panettone salato al supermercato, secondo Motta e Bruno Barbieri

Bisogna riconoscere a Motta che nella sua strategia di riposizionamento del marchio in un’ottica più gourmettara attraverso la figura di Bruno Barbieri, deve crederci davvero molto: la celebre azienda dolciaria milanese ha messo in mano al giudice di MasterChef la gamma completa dei suoi prodotti, da frollini e merendine ai grandi lievitati per cui è famosa, e prosegue dritta col suo progetto, senza -apparentemente- incertezza alcuna.

E dire che, dopo l’accoglienza riservata alle prime tirature dei prodotti firmati Barbieri, qualche dubbio sarebbe venuto a chiunque: a partire proprio dal panettone, che noi per primi non abbiamo certo giudicato positivamente, altre testate, prove sui consumatori, food influencer e chiunque altro li abbia assaggiati non ha certo espresso giudizi lusinghieri, tra impasti densi e poco fragranti e un abuso di aromi che stridevano con le dichiarazioni sulle confezioni.

Barbieri feat Motta, atto secondo

panettone-bruno-barbieri

Invece non si molla, anzi si rilancia e la collaborazione viene rinnovata per un secondo ripartendo, come giusto, da una nuova collezione di lievitati: la gamma include versioni tradizionali di panettone e pandoro, varianti senza canditi e senza lattosio, e nuovi gusti dolci come il panettone con cioccolato e pere coperto da glassa all’ibisco, oltre al panettone Malaga, un sogno di Barbieri, con cui vuole ricreare i sapori della sua infanzia.

Lungi da noi affrettarci in pronostici che, visto lo storico, sarebbero fin troppo facili e rimandando ogni giudizio all’atto dell’assaggio, ma c’è senz’altro una cosa che possiamo apprezzare: la vera novità di quest’anno è quella del panettone salato, anzi, di due: all’arrabbiata e alla mediterranea.

Se l’operazione Motta ft. Barbieri poteva sembrare uno “chefwashing”, un tentativo di ricostruirsi una verginità gourmet attraverso l’endorsement di un cuoco famoso, per quanto ormai si tratti più di fama televisiva che gourmet, nell’operazione c’è un’altra cosa che riconosciamo e apprezziamo, l’azienda ha deciso di confrontarsi con un tema da nerd del lievitato. E non solo: lo porterà anche in GDO.

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Luca Casaura, chief marketing officiare del Gruppo Bauli, traduce tutto questo in stretto vernacolo corporate: “Motta da sempre protagonista delle feste, è oggi un brand contemporaneo e attento alle tendenze. Il percorso che stiamo facendo è un percorso di innovazione che unisce il saper fare di una grande azienda al talento e alla creatività di uno chef visionario che sa anticipare le tendenze”.

Lui stesso ammette che il percorso non è stato privo di ostacoli: “stiamo facendo un bellissimo percorso insieme, e come tutti i percorsi è fatto di mesi e mesi di tentativi, prove, aggiustamenti, cambi di rotta, microfallimenti e traguardi raggiunti. Siamo stati in questa collezione più creativi dell’anno scorso, ma non ci siamo allontanati dalla tradizione. E il fatto che siamo presenti nella grande distribuzione non deve confondere le idee: lavoriamo a questi progetti con una attenzione e una cura che è quasi artigianale. In tutte le fasi del processo, fino ad arrivare qui. Con prodotti che sapranno essere avanguardia”.

Così, se finora tra appassionati ci si scambiava il nome di qualche illuminato lievitista che d’estate proponeva un panettone con ‘nduja e pecorino o con capperi e acciughe, ora certi temi si affacciano finalmente sul palco più trasversale possibile, quello del supermercato.

Pain au chocolat Motta firmato da Bruno Barbieri: Prova d’assaggio Pain au chocolat Motta firmato da Bruno Barbieri: Prova d’assaggio

Bruno Barbieri ha illustrato la strategia dietro a questo cambiamento: “col panettone salato – ha detto Bruno Barbieri – vogliamo raccontare una nuova storia: che il panettone non è solo Natale, non è solo il mese di dicembre, il momento delle Feste. Con questo prodotto vogliamo far sì che questa meraviglia resti sulle tavole tutto l’anno. È una delle prime cose a cui abbiamo pensato quando ci siamo incontrati, quando abbiamo deciso di intraprendere insieme questo viaggio”.

Da esperto di “brekfast” qual è, non poteva mancare un riferimento: “questo è un panettone versatile, che può essere servito in un breakfast al mattino con due uova. Può essere mangiato al pomeriggio per una meravigliosa merenda in campagna, può diventare un aperitivo, oppure può essere l’ingrediente per una meravigliosa cena. E qui si apre un mondo davvero incredibile, perché queste fette di panettone possono essere passate al barbecue, passate in pastella, in padella, tostate, grigliate al forno”.

Com’è la Colomba Motta firmata da Bruno Barbieri: Prova d’assaggio Com’è la Colomba Motta firmata da Bruno Barbieri: Prova d’assaggio

Barbieri, ormai consumato uomo-immagine, al netto delle ispirazioni da picnic degne di Csaba della Zorza, anticipa e centra il vero punto dell’operazione: la creazione delle famigerate “nuove occasioni di consumo” unico rifugio per chi cerca fatturato in tempi di ristrettezze economiche per quasi tutti. Ora che il lavoro per rendere Motta il marchio premium del gruppo (con relativi ritocchi al rialzo sui prezzi) è ormai avviato, la missione è vendere di più, e per un prodotto così legato alle feste, l’unica opportunità è slegare il prodotto dal periodo.

Lo spiega anche l’Amministratore Delegato Fabio Di Giammarco evidenziando come il segmento salato offra nuove opportunità: “il salato è un segmento che offre tantissime opportunità, che offre versatilità e con questa proposta vogliamo puntare sulla qualità e caratteristiche del panettone, il lievito madre, la lievitazione naturale, giocando però diversamente con gli ingredienti salati, offrendo un prodotto di altissima qualità che si presta a nuove occasioni di consumo che non sono solo le classiche natalizie ma momenti di coinvolgimento, di condivisione tra le persone”.

Lo sapete, non ci siamo mai risparmiati nell’esprimere giudizi taglienti nei confronti dell’ex chef pluristellato (in particolare chi scrive), ma non si dica che non siamo più che ben disposti di fronte a un tema, come quello del panettone salato tutto l’anno, che ci appassiona da sempre. Stavolta però, Barbieri, non deluderci.