La
cucina toscanaè fatta da tradizioni che hanno lasciato invariati i piatti per molti anni, ci sono alcuni capisaldi di questa cucina, come il pane senza sale, usanza che risale addirittura al XII secolo, quando al culmine delle rivalità tra Firenze e Pisa, i pisani decisero di portare il prezzo del sale alle stelle, anche se altre teorie sostengono che fossero stati i signori di Firenze ad imporre tasse così alte al sale per alimentare la rivalità.
Il pane ha un’importanza tale in Toscana che viene dimostrata anche dalle innumerevoli ricette che lo riguardano anche quando ormai è raffermo e sarebbe da buttare, la panzanella ne è un esempio classico, ma anche la ribollita o la pappa al pomodoro, uno dei piatti più amati in tutto il paese, per non parlare della fettunta, o del pan co’santi, il dolce tipico senese, preparato per la festa di Ognissanti, con uvetta e frutta secca, dal forte odore di pepe nero e pochissimo zucchero.
Altra peculiarità della cucina toscana è l’uso della selvaggina e delle carni bianche, usato moltissimo anche il maiale, specie per i salumi, come la finocchiona o al lardo di Colonnata, che ha ottenuto la denominazione IGP, o il buristo o mallegato pisano, un insaccato composto da carne e sangue di maiale.
Menzione obbligata alla bistecca fiorentina, di vitellone o scottona, icona nel mondo di come deve essere una buona bistecca, dal peso singolo di quasi 1 kg e dall’altezza stratosferica di almeno due dita, accanto a salumi e carni troviamo ovviamente anche formaggi, il più famoso è senza dubbio il pecorino toscano, quello di Pienza e quello maremmano.
Primi piatti
- Acquacotta: tipico della bassa maremma, è un piatto tipico del pranzo dei butteri, che consumavano in aperta campagna quando seguivano le mandrie, è una zuppa povera che varia di città in città, l’ingrediente principale sono ovviamente le verdure, a queste si aggiungeva il pane e l’olio
- Ribollita: o minestra di pane, si prepara con il cavolo verza e il pane raffermo, è preparata soprattutto nella zona di Prato e Arezzo
- Pappa al pomodoro: altro piatto povero della tradizione, a base di pane raffermo e salsa di pomodoro, il tutto viene cotto a lungo e lentamente, fino a quando il pane non sarà diventato una sorta di crema soda
Secondi piatti
- Caciucco alla livornese: a base di pesce, molto ricco, tipico della cucina livornese viareggina
- Fegatelli: si tratta di fegatelli di maiale, è uno dei piatti i più antichi, sembra esistesse già nel XIV secolo, sono pezzi di fegato di maiale avvolti nell’omento e aromatizzati da alloro e finocchietto selvatico
- Crostini neri: utilizzata sempre come antipasti, si tratta sempre di fegatini, ma questa volta di pollo, cotti con acciughe e capperi e poi frullati a formare un patè
- Lampredotto:a base di una delle quattro sezioni dello stomaco dei bovini, viene servito generalmente all’interno di un panino
Dolci
- Panforte: tipicamente natalizio, viene chiamato anche pane natalizio, è una sorta di focaccia a base di acqua e farina, a cui viene aggiunta frutta candita e frutta secca e miele
- Ricciarelli, tipici senesi, sono a base di pasta di mandorle, albume e zucchero
- Cavallucci: sono dei biscotti secchi arricchiti da spezie e noci
- Schiacciata con l’uva: una vera e propria focaccia, preparata nel periodo della vendemmia, all’impasto della pizza vengono aggiunti, una volta steso in teglia, acini di uva, zucchero e olio ed infine si cuoce al forno
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