Dieta vegana per dimagrire? Un menù di esempio

Il veganismo va studiato bene per poter essere affrontato da autodidatta. Se si intende seguirlo per dimagrire, è tassativo andare da uno specialista.

Dieta vegana per dimagrire? Un menù di esempio

Uh quanto mi odierete per questo articolo…sono pronta ad accogliere le critiche di voi non vegani, di voi vegani che mi esorterete a cambiare mestiere, di voi che non leggerete tutto e penserete che parlare di diete sia sempre negativo. Ma io mi butto comunque! Parliamo infatti non solo di dieta vegana, ma anche di dieta vegana per dimagrire – che combo, vero? Proveremo a ipotizzare anche un menù.

Tutto ciò, premettendo e mettendo in evidenza con enfasi e pathos che l’alimentazione vegana è complicata, o meglio ha tante regole da tenere in considerazione per mantenere una buona salute; se si ha anche bisogno di dimagrire, non ci sono scuse né esperti della porta accanto: bisogna andare da un nutrizionista che sappia di cosa state parlando. Inoltre, la vera domanda è: si è vegani per etica o solamente per salute?

Il veganismo

Era il 1944 quando in Inghilterra si può considerare ufficiale il movimento vegan, che deriva dall’etica antispecista: una filosofia di vita che non intacca, idealmente, alcuna risorsa di origine animale. Quindi, se essere vegetariani comporta l’escludere dall’alimentazione carne, pesce e derivati, essere vegani esclude anche latticini, uova e molto altro che ora vedremo. Ma non solo, il veganismo non riguarda solamente la sfera alimentare ma abbraccia la vita intera: eticamente, nel quotidiano, qualsiasi azione oltre al nutrirsi. Riguarda la scelta di uno stile di vita con meno sprechi possibili, con prodotti non sperimentati su animali – cruelty free dalla LAV – e che non contengano determinate sostanze, indumenti prodotti eticamente e non tramite sfruttamento etc etc.

Malintesi e cose da chiarire

Di conseguenza, i malintesi sono moltissimi sul cibo sia da parte di chi ha preconcetti, sia da parte di chi si dichiara vegano solo perché non mangia carne “ma pesce sì”.

  • il miele è prodotto dalle api, che sono sfruttate molto spesso per questo scopo commerciale: i vegani non usano miele;
  • lo zucchero ammesso è solo quello di canna grezzo non trattato, in quanto quello semolato è schiarito con carboni di origine animale;
  • gli alimenti pronti vegan sono sicuramente vegani ma non “salutari” o etici: sostituire ad esempio la panna con un surrogato che comprende 7 ingredienti non è per i “veri” vegani un’alternativa considerabile;
  • i vegani dovrebbero teoricamente valutare il dispendio alimentare e la naturalezza della qualità del cibo: dovrebbero optare per cibi non trattati, non elaborati, non i vari Impossible Burger o Beyond Meat, niente prosciutti vegani o simili. Non che ci sia nulla di male, ma è un concetto che si allontana dall’autentico veganesimo, che non ha bisogno di illusioni;
  • molti fanno l’errore colossale di sostituire la carne con il seitan: mi si contorce lo stomaco a leggere cose come “lasagne vegane con ragù di seitan”. Non tutti sanno infatti – perché si tende alla superficialità – che il seitan non è altro che un concentrato ricavato dal grano. Si tratta quindi di una bomba di glutine. Mangiare lasagne con ragù di seitan significa ingerire glutine su glutine.
  • i vegani dovrebbero in teoria essere consapevoli che l’uso eccessivo di soia, avocado e quinoa (ad esempio eh) non sia una scelta etica in generale e sanno trovare alternative che comportano al mondo meno fatica

Alimentazione vegana nella dieta

Ora che abbiamo sollevato un bel polverone, passiamo al fulcro dell’articolo: dimagrire ed avere un’alimentazione vegana. Lo abbiamo ribadito molte volte: per una dieta bilanciata (bilanciata su ognuno di noi) sono necessari ortaggi, frutta, carboidrati, grassi e proteine. Soprattutto le proteine, che aiutano tra le altre cose anche la massa muscolare. Approfondiamo:

  • in una dieta vegana mancano totalmente le proteine animali, che siano carne, pesce, formaggi e uova: la fonte proteica principale per un vegano è costituita dai legumi;
  • altre fonti proteiche sono semi, burro di arachidi naturale, cereali, alghe, frutta secca, soia con parsimonia (in molti sconsigliano frutta secca e tofu, quindi è un’ulteriore spinta ad approfondire);
  • le bevande vegetali devono essere il più naturali possibile: sono quasi sempre arricchite da zuccheri, oli vegetali e conservanti o esaltatori di sapore;
  • i dessert: purtroppo, per ottenere una torta o un dolce tendente al classico non vegano, è d’obbligo ricorrere a prodotti molto grassi e surrogati. Si parla ancora di oli, additivi, margarina… In generale per i vegani, e soprattutto se devono dimagrire, sono da evitare prodotti confezionati o ricette come questo buono ma calorico tiramisù vegano;

Date quindi le complicate premesse, comprenderete da voi che sia necessario il supporto di un nutrizionista, che setti una dieta vegana sulle vostre necessità e la vostra salute.

Menù

In un giorno, ecco un esempio di dieta vegana per dimagrire:

  • colazione: bevanda vegetale di riso naturale e fortificato + 1 frutto + 1 cucchiaino di burro di arachidi;
  • spuntino e merenda: un paio di gallette di farro o grano saraceno + carota o frutta;
  • pranzo: pane integrale o pasta al pomodoro o riso + fagioli in insalata con cipolle;
  • cena: crema di zucca o altro ortaggio (non vellutata, poiché per definizione contengono panna) + orzo + hummus di ceci

A Dubai c’è il ristorante vegano più grande al mondo, che ne pensate? Io penso che se potessi permetterlo (ho diverse intolleranze, tra cui all’istamina quindi niente legumi, niente soia…) e se fossi un po’ più coraggiosa probabilmente mi troverei bene con un’alimentazione eticamente vegana.