Le locuste arrivano a tavola: l’Ue autorizza il consumo di un altro insetto

Locuste congelate, essiccate, in polvere, nelle prossime liste ingredienti al supermercato, ma pure in snack: l'UE ha detto sì a un altro novel food.

Le locuste arrivano a tavola: l’Ue autorizza il consumo di un altro insetto

E alla fine, arrivarono anche le locuste. Non sotto forma di piaga però, ma come cibo: è stata autorizzata dall’Unione europea l’immissione sul mercato della Locusta migratoria. L’insetto entra così a fare parte della categoria dei nuovi alimenti (novel foods) per i quali la normativa comunitaria prevede uno specifico percorso di autorizzazione. Non si tratta del primo insetto: qualche mese fa era stata la volta della tarma della farina (Tenebrio molitor) ad avere l’autorizzazione per il consumo alimentare.

Le locuste saranno commercializzabili in forma di prodotto congelato, essiccato e in polvere: sia come ingrediente di altri prodotti sia come snack in sé. I prodotti contenenti questo nuovo alimento saranno etichettati per informare su potenziali reazioni allergiche.

Locuste

La storia degli insetti commestibili è lunga almeno quanto la storia dell’umanità, anzi forse di più: larve, grilli e formiche sono stati consumati per milioni di anni dai nostri progenitori primati; molto probabile che siano stati questi, e non la carne di bestie di grossa taglia, le prime fonti di proteine animali. Più di recente le cose sono cambiate, soprattutto nelle società occidentali, per cui c’è una certa resistenza psicologica al consumo di questo tipo di cibo: anche se ci sono molti insetti che potremmo addirittura considerare “tradizionali italiani”. E anche se tutti, dall’Onu in giù, spingono per una maggiore diversificazione dell’alimentazione – per ragioni ambientali e di sovrappopolazione – che deve passare per una riduzione della carne, un maggior consumo di verdure, ma anche un ricorso a proteine “nuove” come quelle degli insetti.

Insetti commestibili

È tenendo conto di questo due opposti fattori – necessità vs perplessità – che le norme, come quella dell’Ue, considerano con cautela gli insetti, e per ognuno di essi prevedono un lungo percorso di approvazione. Le locuste per esempio, come le tarme della farina prima di loro, all’inizio hanno dovuto superare una valutazione scientifica da parte dell’Efsa, l’Autorità alimentare dell’Unione, alla quale poi è seguita la valutazione politica da parte degli Stati membri, e infine l’approvazione della Commissione, con specificazione di modalità e usi consentiti.

Scrive l’organo europeo: “In vari studi, la FAO ha identificato gli insetti come una fonte di cibo altamente nutriente e salutare con un alto contenuto di grassi, proteine, vitamine, fibre e minerali. Gli insetti, che vengono consumati quotidianamente da milioni di persone sul pianeta, sono stati identificati nell’ambito della strategia Farm to fork come una fonte proteica alternativa che potrebbe facilitare il passaggio a un sistema alimentare più sostenibile”. Nel futuro ci aspettano insomma ricettari a base di insetti, anzi ci sono già.

Fonte: Public policy / Policy Europe
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