Come si mangiano i semi di lino

Come mangiare i semi di lino: le proprietà del Linum usitatissimum, ricco di proteine, e in che modo trattarlo e usarlo in cucina da ingrediente e super-alimento.

Come si mangiano i semi di lino

Antichissimi, versatili, nutrienti e utili all’organismo: parliamo dei semi di lino, super food oleoso e dalle incredibili proprietà, apprezzate soprattutto negli ultimi anni di food e ristorazione. Sono sempre presenti nel calderone di etichette di farine più grezze, nei mix di cereali e nella lista dei semi più utili per l’alimentazione umana. Approfondiamo l’argomento, per scoprire come si mangiano e perché.

Sono una pianta erbacea conosciuta da millenni, i cui frutti sono colmi di mucillagini – simile, come concetto, al seme di chia. Sono emollienti e utili a contrastare infiammazioni tanto interne quanto esterne, motivo per cui l’olio ricavato dai semi di lino è usato anche in cosmesi. Sono oggi considerati preziosi per il benessere intestinale, e per fare scorta di Omega 3, possono essere miscelati a basi di dolci e colazioni ma in generale è meglio rispettare un consiglio: cercate di non deglutirli interi, ma masticateli o tritateli così da godere dei nutrienti.

Ecco tutto quello che c’è da sapere su come mangiare i semi di lino.

Tritati

semi di lino

I semi di lino sono molto piccoli ed è difficile masticarli, soprattutto se inseriti in un altro alimento. Per fare in modo che il corpo ne assorba i nutrienti e giovi delle proprietà, è meglio assicurarli si masticarli, oppure tritarli appena prima di consumarli. Se aspettate troppo tempo, infatti, perderanno effetto.

Meglio se crudi

semi lino crudi

Dovete valutare se mangiare semi di lino – i semi oleosi in generale – per il gusto e abbellire una pietanza, o se vi servono per benessere. Nel secondo caso, allora, meglio non cuocerli: mangiateli al naturale, e aggiungeteli a pane e cracker solo post cottura.

Un esempio? In barrette energetiche

Fare in casa le classiche barrette energetiche a base di frutta secca e semi vari è divertente e soprattutto un grande risparmio. Potete così personalizzarle e dolcificarle come più vi piace o vi serve. I semi di lino sono perfetti, essendo di così piccole dimensioni: provate a fare le nostre barrette, e integrarle con dei semi di lino (anche in farina).

In abbondante liquido

Se a interessarvi è il loro potenziale lassativo – o di cura intestinale – sappiate che non entra in azione se non accompagnato da una certa proporzione di acqua: in molti consigliano 2 parti di acqua ogni parte di semi di lino. Consultate sempre, però, un medico o un nutrizionista.

In farina

farina semi lino

In commercio si trova proprio la farina di semi di lino, che è un alimento nutraceutico essendo sia nutriente sia integratore a scopo di benessere. La farina di semi di lino è perfetta per integrare la farina di grano in un panificato o in una pasta frolla: avendo un sapore abbastanza neutro, si sposa bene sia con il dolce che con il salato.

Per sostituire le uova nei dolci

semi lino uova

Se per mille ragioni non si possono usare uova in un dolce – non le si ha in casa, non piacciono, non le si può mangiare – i semi di lino sono perfetti per compensare questa importante assenza. Basta lasciarne un bel po’ in ammollo e a lungo in parte dei liquidi previsti nella ricetta (il latte, ad esempio), e lasciare le mucillagini agiscano: faranno da “collante” all’interno dell’impasto.

Dunque, è arrivato il momento di usare concretamente quel sacchettino di semi di lino comperato senza ragioni particolari ormai molto tempo fa, e sperimentare in cucina!