Peperoni ripieni: 5 errori da non fare

Come preparare i peperoni ripieni senza errori, evitando di mangiarli crudi o bruciati, mollicci o insipidi, ma soprattutto, avendo l'impressione di mangiare un piatto sempre diverso.

Peperoni ripieni: 5 errori da non fare

I peperoni ripieni sono un piatto unico estivo irrinunciabile, cofanetti vegetali (e non) policromi in grado di riempire le nostre case di profumo e risultare, al netto della fantasia di ciascuno di noi, sempre diversi, in base alla farcitura che scegliamo: riso, cous cous, quinoa, carne, pesce, verdure. Mettiamoci pure il tofu. Epperò, dietro la preparazione di questo ortaggio ingolosito apparentemente stupido, si celano gli comuni sbagli capaci di renderlo monotono, mal cotto, insapore o mollicci.

Quali sono dunque gli errori da evitare per preparare correttamente i peperoni ripieni?

1. Usare peperoni di varie dimensioni

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In cucina le dimensioni contano. La prima cosa da fare quando volete preparare i peperoni ripieni è sceglierli con cura. L’aspetto più importante è infatti l’uniformità: peperoni uguali completano la cottura a parità di tempo e temperatura. Altrimenti, per ogni peperone perfetto, rischiate di trovarne uno crudo e uno bruciato; credeteci, non è un bello spettacolo.

Altra discriminante nella scelta dei peperoni è la polpa, che deve essere soda, spessa e levigata.

2. Rompere i peperoni

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La materia prima del vostro piatto unico è anche il “recipiente” in cui inserire tutti gli altri ingredienti. È bene dunque decidere in anticipo come si vuole tagliare il peperone, evitando di romperlo e renderlo quindi inservibile. Avete due opzioni:

  • Incidere la calotta superiore (senza buttarla, ma ci arriviamo dopo) ed eliminare i semi e i filamenti interni dall’alto
  • Tagliare il peperone a metà formando due “barchette”

Ovviamente un peperone intero sarà considerato una porzione intera, la metà una mezza porzione. Tutto dipende da voi, dalla quantità di ingredienti che ci mettete dentro e soprattutto da quanta fame avete.

3. Gettare la calotta

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Riprendiamo il discorso dalla calotta: ipotizziamo dunque che il vostro modus operandi del peperone ripieno consista nella porzione intera in cui gli ingredienti vengono inseriti dall’alto. D’altronde avete inciso e asportato la calotta proprio per questo motivo. Attenzione a non buttarla! Vi servirà a due scopi:

  • Presentazione: a chi non piace il cappellino sul peperone ripieno?
  • Cottura: durante la sosta in forno gli ingredienti si cuoceranno in modo più uniforme se protetti dalla calotta

Il consiglio è quello di inserire la calotta a metà cottura, in modo da dare il tempo al ripieno di gratinarsi bene in superficie e poi di completare la cottura uniformemente.

4. Dimenticarsi l’acqua nella pirofila

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Abbiamo tutti presente quanto può essere fastidioso masticare qualcosa di crudo all’interno di una preparazione cotta. Con la polpa dei peperoni, piena di acqua e di fibre, il rischio che rimanga troppo al dente è alto. Come scongiurare il pericolo? Basta avere l’accortezza di aggiungere un po’ d’acqua all’interno della teglia o pirofila su cui sono disposti i peperoni farciti. In questo modo l’eccesso di umidità aiuterà i peperoni a cucinarsi meglio e ad evitare che la polpa si bruci o viceversa che abbia una consistenza troppo croccante.

5. Utilizzare un solo tipo di peperone

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Il mondo è bello perché è vario: e allora perché accontentarsi dei soliti peperoni tutti uguali che trovate al supermercato, spesso di lontana provenienza? Proprio qui da noi, secondo stagione, abbiamo tante varietà regionali che si possono tranquillamente farcire e cuocere al forno. Due esempi su tutti: il peperone Corno di Bue, originario di Carmagnola in Piemonte, e i friggitelli, protagonisti della cucina campana. Entrambi si prestano a tantissime preparazioni, compresa quella dei peperoni ripieni: sentirete che differenza di gusto!

Ora che sapete tutti sui peperoni ripieni potete cimentarvi con la ricetta vera e propria, anzi con due: quella classica con la carne, oppure napoletana con l’aggiunta di melanzane.