Alimentazione corretta: cibo che protegge dal cancro, ne possiamo parlare?

Marco Bianchi

C’era una volta l’innominabile. Si chiamava cancro, ma Oriana Fallaci lo descriveva come altro da se chiamandolo “l’alieno”. Poi la storia medico-scientifica degli ultimi anni, con Umberto Veronesi a tracciare (piaccia o meno) le linee guida di un movimento che trova nella prevenzione il suo baluardo. Nella prevenzione che tocca il nostro quotidiano, compresi ovviamente il cibo e le abitudini alimentari.

Da qui, la svolta: la prevenzione del tumore è diventata argomento (anche) da salotto, si chiacchiera di superfood e antiossidanti, bombardati costantemente da spot televisivi ed etichette di prodotti alimentari che raccontano di proprietà anticancerogene. [related_posts]

E poi, nell’ordine, arrivano i coming out illustri (su tutti quello di Angelina Jolie) che si fanno portatori sani di messaggi di prevenzione a tratti spettacolarizzati. Succede anche a loro, anche i ricchi piangono e ci facciamo tutti il segno della croce (anche chi di solito non mastica l’argomento) perché non è successo a me.

Internet, i social e lo “stream of communication” riempiono le nostre giornate di gattini, hamburger, serie tv e ogni sorta di argomento, non fanno più eccezione neanche i casi un tempo innominabili.

Ultimo in ordine di tempo è il coming out di Simona Siri, giornalista che sul Post racconta della sua rottura di palle, di aver avuto un tumore e di essere fuori dal tunnel. E non è sola: visto che parlarne non è più un tabù, sul web proliferano blog per raccontare e aiutare, i film lo raccontano come parte della vita quotidiana, i social lo sdrammatizzano, o almeno in alcuni casi ci provano.

E ora che l’argomento è sdoganato, entra di diritto anche nel nostro campo, quello che di solito è fatto di chef star, diatribe assassine sulle ricette della tradizione e cornicione della pizza bruciacchiato.

Paladino della gastronomia sanissima che non dovrebbe farci ammalare, all’incrocio tra sacro e profano, tra la brutta bestia del cancro e la fiammella del fornello c’è lui: Marco Bianchi, lo “chef scienziato”.

Bandita la carne, anche a dosi piccolissime, il divulgatore scientifico della Fondazione Veronesi pubblica il suo ultimo libro “Io mi voglio bene”, dove detta le dieci regole di alimentazione buona e sana.

Nella top ten dei cibi abbiamo:

Frutta disidratata

– semi oleosi e frutta disidratata

cereali integrali

– cereali integrali

grani senza glutine

– grani senza glutine *

Legumi

– legumi

pesce azzurro

– pesce azzurro

Formaggi magri

– formaggi magri **

erbe aromatiche

– erbe aromatiche

frutta e verdura

– frutta e verdura

Alga Kombu

– alghe

germogli, cesto

– germogli

* Scusate l’ardire, ma se non sono celiaco perché devo togliere il glutine dalla mia dieta?
** Ma scusate, ma una volta ogni tanto il Parmigiano Reggiano mi farà male?

Va bene, la smetto. Gli altri asterischi metteteli voi.

[Crediti | Link: Dissapore, Il Post, La 27esima ora, immagine di copertina: Radio DJ]

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