Campionato della pizza: l’evento. Dissapore e Molino Caputo ve lo regalano

Campionato della pizza: l’evento. Dissapore e Molino Caputo ve lo regalano

Se avete trepidato per il vostro pizzaiolo del cuore nelle sfide definitive del Campionato Italiano della Pizza, sappiate che non potete mancare l’appuntamento. Domenica, 21 aprile festeggiamo i due campioni italiani Stefano Callegari (Resto d’Italia) e Gino Sorbillo (Campania) da Sforno, aperto per l’occasione, in via Statilio Ottato, 110 a Roma con inizio alle ore 20.

Il programma è molto semplice: ci accomodiamo da Sforno e assaggiamoo una lunghissima teoria di pizze, da quelle classiche a quelle speciali inventate da Callegari e Sorbillo. La previsione è che dovrete rivedere il concetto di “mangiare a crepapelle”.

Partecipare allo stellare rendez-vous costa 15 € tutto compreso, non possiamo essere più di 100, si prenota allo 06 7154 6118 dalle 17 alle 24. E poi ci sono i 10 fortunati che saranno ospiti di Antico Molino Caputo.

Ma prima lasciateci ringraziare i nostri sponsor:

Antico Molino Caputo (farina)
Gustarosso Danicoop (pomodori)
Caseificio Barlotti (mozzarella di bufala di Paestum)
Birradamare (birra artigianale)
Ferrarelle (acqua effervescente naturale)

Dicevamo, i 10 fortunati che mangeranno a sbafo.

Vi stuzzico subito. Immaginate gli ingredienti base della pizza, per farla bene c’è bisogno di una buona farina, ecco, se pensate alla farina quale ricordo vi viene in mente? Rispondete in modo divertente, onirico, originale e sarete ancora più coccolati domenica sera.

Gino Sorbillo (pizzaiolo). “Se penso alla farina penso a natura e naturale. La sento sotto le mie mani mentre stendo l’impasto. La pizza è quanto di più naturale ci sia se fatta bene: farina, acqua, lievito, un pizzico di sale”.

Stefano Callegari (pizzaiolo). “Sotto casa c’era un fornaio. Io volevo impastare, la farina mi attirava. Sono andato a lavorare gratis da ragazzetto. Era, è, la mia vita e la mia passione”.

Mettete mano alla tastiera del computer (o del telefono per prenotare).