A Expo 2015 formaggi italiani falsi. Dopo l’Italian Sounding cosa ci resta da vedere?

A Expo 2015 formaggi italiani falsi. Dopo l’Italian Sounding cosa ci resta da vedere?

A Expo 2015 il mondo ne ha viste di cotte e di crude. Come altro descrivere (1) la svettante presenza della carne Simmenthal tra le eccellenze del “Made in Eataly” alimentare e (2) lo stop agli snack con grilli e vermi, sequestrati dall’Asl nel padiglione dell’Olanda perché privi di visti sanitari?

Ma l’oscar per l’idea più farlocca avuta finora va senz’altro assegnato agli amici russi (il tono cordiale s’impone visti i rapporti Russia-Italia) secondo i quali il pianeta va nutrito con… l’Italian Sounding, in questo caso formaggi italiani falsi.

Non un agente del KGB, per fiutare l’imbroglio bastava essere Attilio Barbieri, il giornalista di Libero che all’interno del padiglione di Grande Madre Russia, in particolare nell’area dedicata al Tatarstan, mitica terra dei tartari, ha gridato per primo al tarocco.

Al cospetto del suo sguardo attonito, dentro un’enorme teca di vetro, si sono palesate rinomate specialità lattiero-casearie di cui persino Putin può andare fiero: “Prego” e “Solo Formaggio” per esempio, nomi di indubbia origine russa, di uso sicuramente comune tra le steppe transiberiane e le dacie di campagna.

Scherzi a parte erano questi i prodotti tipici tartari: biechi scimmiottamenti di marchi italiani, esponenti di spicco del cosiddetto “Italian Sounding“: specialità fasulle che storpiano parole, colori, immagini e marchi del redditizio Made in Italy per sfuggire alle (poco restrittive) leggi internazionali.

Expo 2015, formaggi tarocchi russi

Expo 2015, formaggi tarocchi russi

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Tra le ghiottonerie che il mondo poteva ammirare nel padiglione russo non solo i nomi erano di chiara derivazione italiana, ma le etichette esponevano senza vergogna il tricolore accompagnato da diciture ingannevoli tipo: “Original Italian Recipe” e “Italian Style”.

Ora, il dubbio che ai tartari non resti molto altro che il deserto è lecito, ma com’è possibile che proprio Expo 2015 si faccia portatore sano, ma sempre portatore, del fenomeno che secondo Federalimentare sottrae ogni anno 70 miliardi di euro alla nostra industria alimentare?

Expo 2015, formaggi tarocchi russi

Expo 2015, padiglione Russia

Expo 2015, padiglione Russia

Per inciso, dopo Cina e Stati Uniti, sapete qual è il paese del mondo dove l’Italian Sounding raggiunge la maggiore diffusione? Esatto, la Russia, con oltre 1500 tarocchi degli omologhi italiani. Magari qualche controllo più accurato si poteva fare.

Suggerimento per gli organizzatori di Expo 2015: se per caso nell’elenco dei prodotti presentati da paesi stranieri notte nomi tipo: Parmesao, Parmesan, Regianito, wurstel Bologna, Parma Ham, Timboonzola, Cambozola, Amaretto Venezia, pasta Verdi e Daniele Prosciutto, Pamesselo, sino alla deriva hard di “Pene Amatriciano” (tutti autentici falsi italiani), la prossima volta insospettitevi.

[Crediti | Immagini: Libero | Link: Libero, Dissapore]