Per quanto complicato, vi diamo 5 motivi per guardare The Chef

Per quanto complicato, vi diamo 5 motivi per guardare The Chef

Credete che per mostrare il proprio lato migliore serva il pensiero veloce e brillante di Twitter? O una sapiente affabilità con gli scocciatori di Facebook? Macché, chi sa cucinare e rientra nei canoni del belloccio (mettiamoci d’accordo su questi canoni, comunque) può sempre costruire la sua immortalità visuale diventando telechef. In altre parole: facendosi cucire addosso un cooking talent.

L’ultimo della serie lo abbiamo visto ieri sera: The Chef.

The Chef è “la competizione culinaria più avvincente dell’anno”. Diamine.
14 aspiranti chef da tutta Italia si sfidano con l’aiuto di due coach – “la giovane promessa della cucina italiana” Alessio Algherini, e “la regina delle foodblogger” Chiara Maci – in “duelli in cucina al cardiopalma, tensione alle stelle e qualche colpo di scena sotto lo sguardo severo e implacabile dei due chef di fama internazionale”, ovvero Filippo La Mantia e Davide Oldani.

[Grazie per la presentazione discreta e schiva, sito di Mediaset –The Chef va in onda su La5, canale Mediaset sul digitale terrestre– non sarò mai abbastanza riconoscente]

E’ bastata la presentazione ad elettrizzarvi? Aspettate di sentire il resto.

Filippo La Mantia, The Chef

Davide Oldani

A ogni puntata i coach formano due squadre, Bianca e Nera, che si sfidano rivisitando una ricetta presa dal mensile Sale&Pepe, Mondadori Editore. I due concorrenti più modesti, uno per squadra, si sfidano ancora. L’oggetto è una video-ricetta inviata da uno spettatore ospite in studio. Chi perde va a casa, previo obbligatorio momento di commozione, abbandonando l’incolpevole grembiule.

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Gli impavidi che restano, per cosa versano lacrime e sangue e, visto che ci siamo, pure olio da frittura? Per una rubrica di cucina su Donna Moderna, Mondadori editore, e un lavoro nel prossimo ristorante di Filippo La Mantia, che aveva lasciato il precedente proprio per questo cooking talent.

Infervorati dal regolamento, faticate a trattenere l’eccitazione? Allora proseguiamo.

Davide Oldani

I concorrenti, The chef

Filippo La Mantia, The Chef

Per partecipare al casting bisognava inviare una video-ricetta, tra i cinquemila (CINQUEMILA!) aspiranti ne sono stati scelti 50. Poi scesi, nell’episodio di ieri sera, a 14. Quando si dice ‘na strage. La decimazione ha richiesto due parti, prima prova, detta dei Cinque Sensi: riconoscere cibi e ingredienti dal rumore, dal profumo, dal gusto. Il vertice creativo è stato il riconoscimento del minipimer dal baccano. Seconda prova: preparare una ricetta con ingredienti presi da una mystery bag (aspetta, cosa mi ricorda … ).

Fatte queste emozionanti premesse, nella remota ipotesi di non avervi convinto a ignorare ogni altro impegno per i prossimi dieci martedì, ecco altri buoni motivi per cui non dovreste perdere The Chef:

I concorrenti, The Chef

I concorrenti, The Chef

I concorrenti, The chef

1) I concorrenti non sono propriamente neofiti dei fornelli. C’è chi ha un food blog, chi gestisce un ristorante a Milano, chi fa lo chef a domicilio e chi ha frequentato uno stage alla scuola di cucina ALMA. C’è da aspettarsi un livello di cucina medio-alto, insomma, malgrado alla domanda “Il piatto più strano mai preparato?”, qualcuno abbia risposto: “risotto dolce salato e piccante, frutta e affumicato” o “filettino di manzo impanato con pistacchi e crema di fragole”.

2) D’accordo, dopo Chef Rubio di Unti & Bisunti i nostri standard si sono nettamente alzati. Ma sono convinta che anche Oldani e La Mantia possano piacere alle ragazze di un certo tipo. Il tipo, per dire, che ama le camicie aperte sui petti depilati.

3) Sulla grazia di Chiara Maci c’è poco da discutere: non si diventa “regina delle foodblogger” a caso [Scusa Chiara, se leggi, puoi svelarmi quale shampoo usi? I tuoi capelli sono davvero bellissimi].

4) La puntata di ieri era quella, diciamo, preparatoria. Il susseguirsi frenetico di facce mani verdure e coltelli di cui poco si è capito, non può che migliorare. Hey autori di Mediaset, dove avete preso quella musica di sottofondo? Ma una seconda possibilità non si nega a nessuno, neppure allo chef che non usa aglio e cipolla.

5) Last but not least, il nostro liveblog. Viste le premesse non dovrebbe esserci, ma … forse ci sarà.

Chi non si presenta fa il taglio a scodella di Davide Oldani o le lampade con Filippo La Mantia.

[Crediti | Immagini: TvBlog]