Bruno Barbieri, suggerimenti per il pranzo di Natale: no a mamme e nonne sole in cucina

Bruno Barbieri lancia i suoi suggerimenti per il pranzo di Natale: non lasciamo mamme e nonne solo in cucina, aiutiamole. E rispettiamo i piatti della tradizione.

Bruno Barbieri, suggerimenti per il pranzo di Natale: no a mamme e nonne sole in cucina

Lo chef Bruno Barbieri elargisce i suoi suggerimenti per il pranzo di Natale: spazio alle tradizioni e no a mamme e nonne sole in cucina. Barbieri che ricopre il ruolo di giudice burbero e severo in questa edizione di MasterChef 9, in realtà è un buono dal cuore d’oro. Lo si deduce anche dai suoi consigli per preparare pranzi e cene per le festività natalizie.

Bruno Barbieri non ha dubbi: in un video pubblicato su La Stampa ribadisce che il menu di Natale deve essere tradizionale. Per il cenone di Capodanno si può osare fare cose estreme e alternative, ma per Natale la tradizione va rispettata: ogni regione, ogni paese, ogni casa ha la sua tradizione e la sua storia che va raccontata a tavola. Il tutto sempre in un’ottica moderna.

Lo chef poi ricorda che si inizia a mangiare la Vigilia di Natale il pesce e poi si continua a mangiare fino a Santo Stefano. E il 27 (e in qualche caso anche il 26)? Ecco che si mangiano quelli che a Bologna vengono chiamati i “rimasugli”, cioè quello che avanza dei giorni precedenti. E questo perché questi avanzi assumono un nuovo gusto.

Ma quali sono i piatti di Natale che Barbieri considera come tradizionali? Beh, lo zampone, i tortellini (da bravo bolognese non possono mancare), il cotechino, la faraona… Tutte cose abbastanza grasse, ma lo chef si giustifica sostenendo che farà freddo, ci sarà la neve (non proprio, il meteo per questi giorni di Natale prevede il sole…), il camino acceso, quindi i cibi un po’ più ricchi e grassi ci stanno.

Barbieri continua, poi, spiegando quale sia l’errore da non commettere: nel giorno di Natale bisogna cercare di fare una cucina dove tutti i componenti della famiglia possano stare a tavola. La mamma e la nonna non devono sacrificarsi per tutto il resto della famiglia: non devono stare relegate da sole in cucina, ma bisogna organizzare i tempi in modo che tutti possano stare seduti a tavola e tutti possano aiutare in cucina.